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Nations League, Kantè, il “baro’ più simpatico che c’è: da dove nasce il coro dei compagni

Per N’Golo Kantè è ritornato, in occasione della sfida contro l’Olanda per la Nations League, un coro che si era già sentito durante i festeggiamenti al Mondiale: “Piccolo e gentile, ha fermato Messi. Ma è un imbroglione a carte”. Una ‘dedica’ sarcastica dei propri compagni in riferimento ai momenti liberi in Russia con Kantè che si dilettava a giocare a carte, barando.
A cura di Alessio Pediglieri
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N'Golo Kantè, campione del Mondo con la Francia in Russia e protagonista anche alla Nations League sempre con i Blues che hanno battuto alla seconda giornata l'Olanda. Non ha segnato, ma ha giocato bene, essendo oramai un punto di riferimento degli schemi di Deschamps. e non solo: l'ex Leicester è anche un beniamino di compagni e pubblico. Il centrocampista oggi al Chelsea è uno dei simboli della Nazionale francese e al termine della sfida contro l'Olanda, il pubblico dello Stade de France gli ha reso un simpatico quanto originale omaggio.

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Il ‘vizietto' di Kantè. I compagni di squadra, microfono in mano, hanno iniziato ad intonare un coro dedicato al classe '91 e i tifosi francesi hanno proseguito: "Piccolo e gentile, ha fermato Messi. Ma è un imbroglione a carte". Ironia, ma anche tantissimo spirito di gruppo per la squadra campione del Mondo contro la Croazia nella finale di Mosca. Kantè sia contro la germania che contro l'Olanda non ha segnato in Nations League ma è stato sempre al centro del gioco. E dei pensieri dei propri compagni in modo scherzoso.

In ricordo del Mondiale russo. Lo stesso centrocampista dei Bleus, nel post partita, si è difeso: "E' un coro che mi cantavano durante il Mondiale. Un momento indimenticabile per me, è stato molto bello. Non ho mai usato trucchi per giocare a carte, sono un rivale duro per loro. Chi perde dedica queste canzoni agli altri". Questo il suo commento a mente fredda, anche se durante quei minuti ha provato a far cambiare idea, inutilmente, ai propri compagni di nazionale.

Bravo a calcio, meno a carte. I compagni di squadra avevano già cantato il coro in occasione dell'arrivo della Nazionale all'Eliseo lo scorso luglio e il mistero era stato svelato proprio in quell'occasione:  fanno riferimento ai tanti momenti liberi passati in ritiro in Russia con un "vizietto" del centrocampista: abile ad intercettare il gioco degli avversari e servire bene i compagni, ma non a non farsi beccare mentre bara a carte.

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