Nasri e Menéz sospesi dalla Francia, per aver offeso l’arbitro Rizzoli

La stragrande maggioranza degli allenatori sostiene che solo con un gruppo unito e coeso possono arrivare grandi risultati. Non è una legge universale, ma aver calciatori che vanno d’accordo è fondamentale. L’unione ha fatto la forza della Spagna di Del Bosque, dell’Italia del 2006 e anche dell’Italia di Prandelli. Tra le grandi d’Europa storicamente lo spogliatoio più caldo è sempre stato quello dell’Olanda. Ma, da un paio d’anni a questa parte la spogliatoio più disastrato è quello della Francia.
Nasri e Menéz puniti – L’ammutinamento nei confronti di Domenech nei Mondiali del 2010 costò caro a Evra, Anelka e Ribery. Blanc è riuscito a ricompattare il gruppo, che però sotto pressione è riesploso. Nasri ha mostrato subito segni di nervosismo. Dopo il gol all’Inghilterra, il fantasista di Mancini ha mandato a quel paese i giornalisti transalpini. Poi ‘Le Petit Zizou’ ha litigato con un paio di compagni ed è finito in panchina contro la Svezia. Contro la Spagna, nei quarti di finale di Euro 2012, Nasri ha giocato male, come molti suoi compagni. A fine match lui, Menéz, Ben Arfa e M’Vila hanno pesantemente offeso l’arbitro italiano Rizzoli. All’estero certi comportamenti non finiscono nel dimenticatoio. Così oggi dopo aver ascoltato i quattro calciatori, la commissione disciplinare della Federcalcio francese ha deciso di sospendere per tre partite Samir Nasri e per una partita l’ex romanista Jeremy Menéz, che si è scusato con l’arbitro bolognese. Assolti M’Vila e Ben Arfa, che dovranno pagare una multa. Entrambi salteranno l’amichevole di Ferragosto con l’Uruguay, quel giorno esordirà Deschamps. Poi l’esterno del City salterà anche i primi due match di qualificazione ai Mondiali del 2014.