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Napoli, Toni Doblas: “Inizia un sogno” (VIDEO)

E’ il quinto spagnolo arrivato negli ultimi otto mesi: prima di loro, l’unico era stato Victor Ruiz nel 2011.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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doblas e bigon

Toni Doblas inizia la sua avventura con il Napoli. Il portiere andaluso, tesserato in tempi brevissimi vista la gravità dell'infortunio di Rafael (rottura dei legamenti crociati, stagione finita), è già pronto per dare una mano alla causa Azzurra, e diventare il secondo di Pepe Reina. Un Napoli che, dunque, si va sempre più "spagnolizzando": se il primo ed unico spagnolo nella storia del Napoli era stato Victor Ruiz nel 2011 (appena 7 presenze), quest'anno ne sono arrivati ben cinque: dopo Rafa Benitez in panchina, ed il trio Raul Albiol, José Callejón e Pepe Reina in organico, ecco ora il quinto, Toni Doblas. Per un Napoli che sogna sempre più in grande. "Comincia un sogno, col lavoro nulla è impossibile. Dio è giusto", ha scritto il neo-portiere azzurro sul suo profilo Twitter. Insomma, un "matrimonio" che sembra già iniziato bene.

La scheda. Toni Doblas, andaluso di Dos Hermanas (la seconda città dopo il capoluogo Siviglia), è cresciuto nella primavera del Betis Siviglia, per poi passare alla prima squadra, dove ha collezionato oltre cento presenze tra il 1999 ed il 2003. Dopo una breve apparizione in prestito allo Xerez, l'anno dopo ritorno al Betis, dove stacca in quattro anni un altro centinaio di presenze e vincendo anche la Coppa del Re battendo in finale 2-1 l'Osasuna (andò a segno per gli andalusi anche Ricardo Oliveira, poi passato al Milan). Nella stagione 2008/2009, passa al Real Saragozza dove vince subito il campionato di Segunda Division, per poi passare al Huelva, sempre in Segunda. Rientrato al Saragozza, nella Liga, disputa una stagione per poi essere girato in prestito ancora allo Xerez. Svincolatosi, tenta l'avventura con il Khazar Lenkoran, in Azerbaigian, ma dopo poche partite, tra cui un pesantissimo 8-0 in Europa League contro gli israeliani del Maccabi Haifa (25 luglio 2013), si arriva alla rescissione del contratto. Fino alla chiamata, ovviamente, del Napoli di Benitez.

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