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Napoli sparring partner della Juve. Higuain e Britos emblema della vergogna

In attesa di volare a Berlino, i tifosi bianconeri hanno riempito lo Stadium per celebrare il tricolore e applaudire la vittoria 3-1 su un Napoli nervoso e inconcludente. Di Pereyra, Sturaro e Pepe le reti bianconere. Inutile il gol del pareggio di David Lopez. Rosso, nel finale, a Britos per una folle testata a Morata.
A cura di Alberto Pucci
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A meno di quindici giorni dallo scontro con il Barcellona di Leo Messi, la Juventus campione d'Italia e fresca vincitrice della Coppa Italia 2014/2015 ha festeggiato il suo quarto scudetto consecutivo e l'ennesima vittoria in campionato centrata con grinta e determinazione davanti ad un Napoli dai due volti: inconcludente nei primi 45 minuti e orgoglioso nel resto della partita. L'idea di vedere una vecchia signora appagata dai due successi e con la pancia piena, dopo la festa tricolore prima del fischio d'inizio, è durata meno di un quarto d'ora. La Juventus ha dimostrato ancora una volta il suo lato "cannibale", anche davanti ad una contesa che poco aveva da regalare ai campioni d'Italia. Rafa Benitez, al passo d'addio con il club partenopeo, ha invece pagato a caro prezzo scelte incomprensibili (Hamsik e Gabbiadini in panchina), un Gonzalo Higuain irriconoscibile e una difesa che ha confermato l'assoluto fragilità, davanti all'attacco scatenato dei giocatori di Allegri. Una sconfitta, quella azzurra, che ora dimezza drasticamente le chance di conquistare almeno la terza piazza in campionato.

E' stato un inizio intraprendente quello del Napoli, allo "Stadium" bianconero. Costretta a cercare la vittoria per continuare a coltivare il sogno Champions, la squadra di Benitez si è resa subito pericolosa al terzo minuto con una conclusione potente, ma centrale, di Mertens respinta con i pugni da Gigi Buffon. La spinta napoletana si è, però, ben presto spenta. Senza diversi titolari, lasciati fuori in vista della finale di Berlino, la Juventus ha infatti risposto dopo pochi minuti mettendo a tacere l'avversario e trovando, al 13esimo, la rete del vantaggio: gran palla di Coman per Pereyra che, solo davanti ad Andujar, batteva a rete per il gol dell'1-0.

Al 22esimo arrivava la prima risposta del Napoli, grazie ancora a Mertens. Il belga, conquistato il pallone al limite dell'area, provava un tiro a giro che finiva poco sopra la traversa di Buffon. Giusto il tempo di applaudire una punizione "dolce" di Pogba terminata sul fondo al 36esimo, che il primo tempo scivolava senza sussulti fino al duplice fischio di Banti che mandava tutti negli spogliatoi, dopo 45 minuti giocati a buon ritmo ma avari di grandi emozioni.

Cominciata con la sorpresa di Gabbiadini in campo, al posto di un Higuain irriconoscibile e svogliato, la ripresa si accendeva subito. Prima l'occasione di Sturaro, al quarto minuto, che calciava fuori da buona posizione, poi sessanta secondi dopo il pareggio del Napoli siglato da David Lopez, bravo a ribattere in rete il rigore di Insigne parato da Buffon. Una rete che regalava fiducia ai partenopei e scuoteva l'undici di Allegri, pericoloso anche con Morata, dopo i tentativi di Asamoah e Marchisio. Evanescente nel primo tempo, lo spagnolo entrava nel tabellino della gara con una splendida incursione centrale: destro potente bloccato in due tempi dal portiere del Napoli.

Andujar decisivo, così come il suo collega bianconero a metà ripresa. Buffon volava miracolosamente al 23esimo su conclusione di David Lopez, mandando il pallone in corner. Sugli sviluppi dell'angolo, il capitano juventino chiudeva la strada anche ad Hamsik: entrato da poco al posto di Insigne. A spezzare il sogno del Napoli, messo meglio in campo e più reattivo rispetto a quello spento del primo tempo, arrivava la perla di Sturaro che, a dodici dal termine, s'inventava uno slalom tra le belle statuine del Napoli e batteva per la seconda volta Andujar.

A nulla serviva il forcing finale dei partenopei: stoppati dalla retroguardia juventina, da un super Buffon (decisivo al 45esimo su Gabbiadini) e dal terzo gol bianconero di Pepe su calcio di rigore, dopo la folle testata di Britos a Morata punita con il rosso per il difensore del Napoli. La Juventus chiudeva così sul 3-1 e festeggiava un successo meritato. Il Napoli, invece, dovrà risollevarsi da una sconfitta pesante che aprirà una settimana di inevitabili polemiche a pochi giorni da quella che, derby permettendo, potrebbe essere la sfida decisiva per la Champions League contro la Lazio al San Paolo.

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