Napoli senza ricambi, né tridente: lo salva Reina. Pipita e la Juve di ferro
La Juve attenta e catenacciara ma anche umile e realista, batte il Napoli e si mette ad un punto dagli azzurri bloccando la serie di risultati utili partenopei che durava dallo scorso febbraio. Il Napoli, invece, da parte sua, pur con un possesso palla esteso ed una supremazia territoriale indiscussa, non riesce a superare il muro giallo eretto dai bianconeri con poche occasioni da gol nitide ed uno stop tanto inatteso quanto doloroso. Eppure, con 1 punto di margine e l’Inter ad un passo dalla vetta, il campionato diventa sempre più avvincente ed entusiasmante con la ‘Vecchia Signora’ che si rilancia in chiave scudetto nel difficile campo di Fuorigrotta. Dall’ennesima perla di Higuain contro i suoi ex compagni alle prodezze di Reina fino alla stoica gara di Chiellini, ecco top e flop del match del San Paolo.
I Top del ‘San Paolo’
Higuain ‘core ngrato’, ancora un gol contro il Napoli per lui
Non doveva esserci, non doveva nemmeno prendere l’aereo (problema alla mano per lui) arrivare a Napoli, in quella città, quella casa che lo ha coccolato per 3 lunghi anni. E invece, come nelle pre-tattiche più fitte, più antiche, desuete, Higuain parte (per la città e non solo) dal primo minuto e ne impiega altri 11, per un totale di 12, per colpire, ancora una volta (quinta rete in altrettanti incontri) i propri ex-compagni. Palla sanguinosa persa dal centrocampo azzurro, Dybala conduce la transizione offensiva e serve, con precisione, il ‘Pipita’ che, famelico, dinanzi a quella curva che tante altre volte ha fatto esplodere di gioia, trafigge, sul primo palo, il portiere Reina: 1-0 e partita messa sui binari desiderati da Allegri: muraglia, catenaccio e contropiede. Un gol che taglia le gambe ai padroni di casa, spezza un po’ gli entusiasmi partenopei e concorre a rendere ancora più impopolare, l’ex capopolo argentino, ora, nelle vesti di ‘core ngrato’.
Reina, 2 su tre sono sue: quasi insuperabile
La Juve, in tutta la gara, calcia 3 volte, contate, in porta. Queste 3 conclusioni però, da dentro l’area sono pericolosissime e lo spesso vituperato, criticato Reina risponde presente. Prima, sbarrando la strada, in uscita bassa, su scavetto di Higuain in avvio. Poi, capitolando sull’ex compagno di squadra pochi minuti più tardi per poi superarsi, nella ripresa, su Matuidi con un guizzo, felino, che si candida, senza troppi giri di parole, come intervento più spettacolare, con ancora 23 gare a referto, del campionato.
Chiellini ruvido, efficace, in pratica al top
Ruvido, in un senso o nell’altro, eppure capace ed efficace. E infatti, in sfide del genere, non serve troppo il fioretto, la giocata infiocchettata, l’arpeggio palla al piede ma, specie in difesa, lo spirito di sacrificio, l’attenzione e la determinazione. E con queste premesse, ad emergere, non poteva essere che Chiellini il quale, al di là dei piedi poco fatati e dei tanti appoggi sbagliati in uscita, combatte, lotta, spazza via, non molla un centimetro e annulla, quasi del tutto, il pericoloso Mertens.
Il tutto, tenendo presente la sua dubbia presenza per la sfida di questa sera, con una guida ed una leadership difensiva ormai sua. Prestazione da incorniciare, quindi, per lo juventino con un rendimento che sigilla la porta di Buffon e argina la serie di un gol di media subito per match in questo campionato.
I Flop di Napoli-Juventus
Hamsik ancora insufficiente
Per molti, tifosi e bookmakers, l’appuntamento contro la Juventus sarebbe dovuto essere l’incontro della svolta, del riscatto per lo spento Hamsik. Eppure, malgrado le premesse, le attese e le attenzioni dei propri tifosi, lo slovacco, ancora una volta, non illumina la scena e anzi non si accende mancando in diverse situazioni di gioco. Dapprima, al 3’, non raccoglie un suggerimento in area di Allan fallendo il rendez-vous con il gol, e la storia, in seguito, non colpisce bene pochi minuti dopo al limite della 16 metri avversaria per poi spegnersi, in zona gol, nonostante un tiro ben calciato e altrettanto ben respinto da Buffon, a metà primo tempo.
Nella ripresa, il canovaccio è quasi identico con zero conclusioni in porta e più fraseggio in mezzo al campo eppure, il guizzo del campione, lo spunto nelle corde del #17 non arriva con una prestazione fotocopia rispetto alle precedenti uscite con un 2017/18 molto meno positivo del solito.
Albiol impreciso, troppi errori in fase di costruzione
Nella gara più importante dell’anno o, almeno, più decisiva di questo avvio di stagione, Albiol, con un bagaglio di 118 gare col Real Madrid e 9 trofei, mondiale e campionato d’Europa annessi, sembra fra i meno pronti alla contesa. Nonostante un avvio positivo, infatti, l’azzurro impegnato più in fase di impostazione che in quella di non possesso, sbaglia troppi suggerimenti in verticale trovando, spesso, fuori posizione i propri riferimenti davanti. Una condotta di gioco che spezza il ritmo, peraltro già blando, del Napoli con diverse occasioni, una in particolare, che potevano garantire la palla del raddoppio alla Juventus con Dybala, servito dallo spagnolo, troppo generoso a limite dell’area avversaria con una conclusione alta sopra la trasversale dell’estremo difensore Reina. Impreciso.
Jorginho appannato, male in costruzione
A Udine la sua prestazione era stata salvata solo dalla rete, poi decisiva, contro la compagine di Oddo. Alla Dacia Arena, infatti, l’italo-brasiliano, rigore a parte, aveva mostrato chiari segni di cedimento che, con un tempismo non proprio invidiabile, si sono visti anche stasera. Insomma, i fasti di inizio stagione e dell’esordio con la nazionale sembrano alle spalle con Jorginho in piena fase calante di pari passo con una condizione fisica meno brillante del recente passato che si è poi riflessa nella sua imprecisione e lentezza in appoggio così come in fase difensiva risultando, spesso, controproducente. In discesa.
Tabellino e voti
Napoli (4-3-3) Reina 7; Hysaj 6, Albiol 5.5, Koulibaly 6, Mario Rui 5.5 (dal 76’ Maggio s.v.); Allan 6- (Dal 66’ Zielinski 6-), Jorginho 5, Hamsik 5; Insigne 6.5 (Dal 76’ Ounas 5.5), Mertens 6-, Callejon 6-. A disposizione: Sepe, Rafael; Maggio, Maksimovic, Chiriches, Scarf; Diawara, Rog, Zielinski, Giaccherini; Ounas, Leandrinho. Allenatore Maurizio Sarri 5.5
Juventus (4-3-3) Buffon 6.5; De Sciglio 6 (Dal 84’ Barzagli s.v.), Benatia 6, Chiellini 7, Asamoah 6-; Matuidi 6-, Pjanic 6.5, Khedira 5.5 (Dal 66’ Marchisio 6-); Douglas Costa 6.5 (Dal 78 Cuadrado s.v.), Dybala 6.5, Higuain 7. A disposizione: Szczesny, Pinsoglio; Rugani, Barzagli, Alex Sandro; Sturaro, Marchisio, Bentancur, Cuadrado, Berardeschi. Allenatore Massimiliano Allegri 6.5
Infortunati e indisponibili: lungo-degenti da un lato, lievi problemi dall’altro
Napoli: Milik (3 mesi), Ghoulam (5 mesi)
Juventus: Howedes (da valutare), Mandzukic (da valutare), Lichtsteiner (4 giorni).
L’arbitro è Orsato di Schio
Il direttore di gara della contesa è l’esperto Orsato di Schio che, per l’occasione, sarà coadiuvato dagli assistenti Di Fiore e Manganelli, dal quarto uomo Doveri, dal Var Irrati e dall’aiuto Var Aureliano. L’arbitro vicentino, scelto per una serata di fondamentale importanza per i destini della classifica, è di assoluta affidabilità con ben 181 sfide dirette in Serie A, ben 331 gare arbitrate in carriera e, sempre nel massimo campionato, 967 cartellini gialli, 51 rossi estratti e 42 penalty concessi. Nel suo bagaglio, infine, anche 4 Napoli-Juventus: 1-1 nel 2013, 2-0 nel 2014, 2-1 nel 2015 ed 1-1 nel 2017 e 2 volte Juventus-Napoli: 3-0 nel 2012 ed 1-0 nel 2016.
I Precedenti a Napoli, il bilancio nonostante tutto resta pro-padroni di casa
Sono 82 (ora 83) le edizioni di Napoli-Juventus in casa degli azzurri con ben 75 sfide in campionato, 5 in Coppa Italia, 1 in Coppa Uefa, 1 in Supercoppa Italiana ed un bilancio di 29 successi campani, 30 pareggi e 23 (ora 24) affermazioni della ‘Vecchia Signora’. Il conto dei gol totali, invece, è di 113 reti napoletani e 98 (ora 99) juventini con l’ultimo successo dei padroni di casa datato 5 aprile 2017, in Coppa Italia, per 3-2 (2 Higuain, Hamsik, Mertens e Insigne); l’ultimo pari, del 2 aprile scorso, 0-0, e l’ultimo colpo bianconero al San Paolo l’11 gennaio 2015 con un rotondo 3-1 (Britos, Pogba, Caceres, Vidal).
Il Bilancio dei tecnici contro Juventus e Napoli
Per Sarri il bilancio, in 9 (ora 10) partite, recita 2 vittorie, 2 pareggi, 5 (ora 6) sconfitte con una media di 0.89 punti per incontro, con 9 gol fatti e 14 (ora 15) subiti. Il primo precedente in uno Juventus-Arezzo del dicembre del 2006 (Serie B) terminato per 2-2, l’ultimo quello in aprile con il 3-2 in Coppa Italia.
Per Allegri, invece, lo score è di 8 (ora 9) vittorie, 8 pareggi, 6 sconfitte con una media di 1.92 punti per incontro con 42 (ora 43) gol fatti e 35 subiti. Primo incrocio, in uno Spal-Napoli, nel lontano 2004, in Serie B, terminato 0-0, l’ultimo il 3-2 al San Paolo di 7 mesi fa.