Napoli, Sarri tira le orecchie a Insigne: “Incazzato? Rispetti i compagni”
Il Napoli vola e lo fa giocando il miglior calcio di questa prima parte di Serie A e continuando a migliorare di gara in gara. Secondo posto in classifica, dopo l'handicap di un avvio stentato, il superamento delle prime feroci critiche della gestione Sarri, la rinascita di elementi fondamentali come Higuain, Hamsik, Insigne. Tutti aspetti che fanno degli azzurri la squadra più quotata per il tricolore e difficilmente i numeri mentono. Il tecnico ex Empoli non può che essere soddisfatto anche se lascia gli elogi ad altri, continuando col suo profilo basso che lo ha caratterizzato sia in Toscana sia, oggi sotto il Vesuvio: lavoro, fatica, meticolosità nei dettagli. E tanta voglia di rilanciare le ambizioni partenopee anche a fronte di doversi confrontare con situazioni delicate, come nel caso dell'ultima sostituzione di Isigne, sostituito e uscito dal campo polemico.
Proprio su Lorenzo il Magnifico, autore di giocate decisive insieme al capocannoniere del campionato Gonzalo Higuain, Sarri non si nasconde e rilancia la sua idea di gestione del gruppo: "Quello di Insigne non è per nulla un caso. E' normale che un giocatore non sia mai contento di una sostituzione. Insigne più incazzato è, meglio è per noi. Se lo stesso vale per Mertens? Sì, se anche lui quando è arrabbiato fa queste prestazioni ben venga l'arrabbiatura. Però Lorenzo dovrà spiegare questa mancanza di rispetto verso i suoi compagni. Giochiamo ogni tre giorni e questo dal punto di vista delle energie nervose è molto difficile".
Un Napoli che deve dunque preservare i suoi gioielli e che li deve tutelare in vista di una stagione lunga, difficile e complicata. Per Sarri, che non ama il turnover, è necessario anche qualche cambiamento, al momento giusto per non perdere di vista gli obiettivi finali: "5 squadre in 5 punti dimostrano un equilibrio assoluto e siamo a metà del girone di andata: non bisogna fare discorsi assurdi. Dobbiamo pensare al Genoa, partita estremamente difficile sotto il profilo delle energie nervose con impegni ogni 3 giorni, altro che scudetto. Siamo in un momento positivo, stiamo facendo bene, anche se è un periodo molto impegnativo e molto faticoso".
Sorrisi sì, ma non per tutti, come nel caso di chi gioca meno. Tra questi c'è Camilo Zuniga che sembra sempre più ai ferri corti con la società. Ma anche in questo caso, Sarri non si nasconde: "E’ una scelta sua se ha deciso di lasciare Napoli a gennaio, la società non mi ha mai parlato di Zuniga. Nel senso che è un calciatore come gli altri, anche i dati raccolti da me raccontano di una differenza con gli altri. Per questo giocano, stanno molto meglio di lui. Purtroppo, anche gli ultimi dati raccolti ieri sulla corsa parlano di numeri in doppia cifra nettamente inferiori."