Napoli, Sarri: “Ho ancora dubbi sulla formazione. Il mercato? Non mi interessa”
E' un Maurizio Sarri calmo, ma allo stesso tempo concentrato e deciso, quello che si appresta a vivere i primi novanta minuti di Serie A sulla panchina del Napoli. A Reggio Emilia, contro una delle squadre rivelazione dello scorso campionato, il tecnico campano cercherà il primo scatto verso l'alto della classifica, anche se la sua squadra non è ancora vicina alla perfezione: "Siamo ancora in costruzione e l'aspetto fisico non è al top, ma questo è normale – ha spiegato il tecnico ai giornalisti – Non siamo ineccepibili sotto l'aspetto della tattica, ma abbiamo giocatori di qualità che possono fare bene. In difesa abbiamo fatto passi avanti, ma dobbiamo ancora lavorare. Quella contro il Sassuolo sarà una gara pericolosa perché loro sono bravi ad attaccare la profondità". Nella conferenza stampa, Sarri ha poi parlato dei giocatori che potrebbero scendere in campo al "Mapei": "Ho ancora tre dubbi di formazione – ha dichiarato – Ballottaggio Mertens-Callejon? Non dirò mai chi giocherà, è un rispetto dovuto ai miei ragazzi. Devono saperlo da me e non dai giornali. Comunque potrei avere dubbi anche su Higuain, perchè è arrivato in ritardo".
L'obiettivo di Sarri – L'occasione è stata propizia anche per parlare degli obiettivi stagionali degli azzurri e dell'esordio su una grande panchina dell'ex allenatore dell'Empoli: "L'obiettivo è dare tutto, ma non so dove potrà arrivare la mia squadra – ha precisato – So da dove partiamo, però. Si riparte dal quinto posto dell'anno scorso: ottenuto senza la concorrenza di Milan e Inter. Magari arriveremo settimi, ma tirando fuori il 101% sarò contento. Il mio debutto in una grande squadra? Mi piace che venga sottolineata la meritocrazia in un paese dove non esiste – ha continuato Sarri – Non ho responsabilità maggiori rispetto al passato e se c'è interesse per il Napoli di Sarri è perchè ho fatto bene a Empoli. Sono arrivato a 53 anni, poi si sono accorti di me. Ci sono mode nel calcio, ma io faccio le stesse cose di 7-8 anni fa. A livello tattico non sono cambiato". La chiusura è dedicata al mercato: "Voglio che nessuno metta bocca nel mio lavoro e io faccio lo stesso per il lavoro degli altri. Il mercato? Mi fido di Giuntoli, così come voglio che lui si fidi di me sull'aspetto tecnico. Comunque non lo sento da tre giorni, il mercato non mi interessa".