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Napoli, Sarri: “Gara non decisiva. Io un prof? Il presidente mi prende per il c…”

Il tecnico degli azzurri è fiducioso sulla crescita del gruppo e del gioco. La classifica si guarderà più avanti perché un big match che arriva a settembre non può essere comunque decisivo. Tanto più se si gioca tra due squadre in ritardo di punti.
A cura di Alessio Pediglieri
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Maurizio Sarri sente la sfida contro la Juventus perché vive la città di Napoli e la sua gente che stanno preparandosi ad accogliere con il giusto spirito i bianconeri campioni d'Italia in carica, per una partita che sa già da dentro e fuori tra i partenopei e la Juve entrambi in netto ritardo di classifica nei confronti dell'Inter capolista a punteggio pieno. Il tecnico degli azzurri non guarda alla posta in palio, il primo obiettivo, dice, è il gioco e la crescita del progetto. Ma dietro le quinte c'è la voglia matta di dare l'ennesimo sgambetto ad Allegri in difficoltà per un gioco ancora embrionale e gli infortuni che non lasciano in pace l'allenatore toscano.

Se Sparta piange, Atene non ride. E così, se il Napoli non sta facendo bene in queste prime 5 giornate di campionato, ancor peggio sta rimediando la Juventus.  Maurizio Sarri e Massimiliano Allegri sono già a rischio esonero in caso di ko nello scontro di sabato? Per la stampa e l'opinione pubblica sì, ma la realtà  è che Napoli-Juventus arriva presto, a settembre, con un intero campionato e una intera stagione ancora da giocare.  "Stiamo parlando di una partita di settembre, non esageriamo. Non la metterei giù drastica – ha affermato Sarri in conferenza stampa – A dire la verità, poi, a me della classifica, a questo punto del campionato, non importa nulla".

Contro la Juve sarà uno scontro diretto molto particolare, da medio-bassa classifica, quasi un inedito. "Sì, perchè in questo momento lo è per la medio-bassa classifica. Loro hanno vinto quattro campionati, sono vicecampioni d'Europa, stanno scrivendo la storia del calcio italiano, noi  invece siamo partiti con un progetto nuovo da 70 giorni e mi sembra improponibile che gli obiettivi delle due società siano gli stessi. Non dipingiamo Napoli e Juventus come squadre in crisi. Hanno raccolto 4 punti entrambe nelle ultime due gare. Non mi sembra così negativo come bottino. La Juve ha giocato bene con il Frosinone, il pareggio è causale. Noi zero goal subiti nelle ultime gare? Non diciamo niente perché porta sfiga".

Sul momento della squadra, Sarri è fiducioso e soprattutto ha una filosofia di gestione praticamente opposta a quella di Benitez: "Ora dobbiamo ruotare poco i giocatori – ha detto ancora Sarri – Dobbiamo consolidare il nostro gioco, ma la squadra affronta le gare con piglio, ha questa voglia di condurre la gara dall'inizio alla fine. Mi fa piacere e fa ben sperare, sappiamo che ci sono delle sere in cui sbattiamo contro un muro, altre in cui prendiamo contropiede e perdiamo la partita".

Infine, una risposta a distanza a De Laurentiis che ha definito il tecnico un professore al quale necessita dare ancora tempo: "Ma mi stava prendendo per il c… Io mi sento un allenatore di campo, c'è chi è più bravo a gestire e ottiene il 99% in breve tempo. Il mercato? Mancano quattro mesi, non ce la faccio a parlarne. Non ne parlavo quando era aperto, figuriamoci adesso".

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