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Napoli, Sarri duro sul gioco di Simeone: “Dopo 30 minuti andrei via”

Il tecnico dei partenopei alla vigilia del match contro il Torino: “Sono contento per Ranieri, le idee non hanno età”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Maurizio Sarri rompe il muro del silenzio. Il tecnico azzurro, chiamato a difendere nelle prossime due giornate di campionato (trasferta a Torino contro i granata e match in casa contro il Frosinone) i due punti di vantaggio sulla Roma (che affronterà invece il Chievo Verona in casa ed il Milan a San Siro) che valgono l'accesso alla fase a gironi della prossima Champions League (ed il rispettivo fiume di denaro che questo garantisce), è entrato a muso duro sul "cholismo", lo stile di gioco adottato da Simeone che ha permesso, oltre ai risultati straordinari dei colchoneros nelle ultime giornate, anche di arrivare per la seconda volta in tre edizioni alla finale di Champions League, eliminando quest'anno anche le corazzate Barcellona e Bayern Monaco.

"Si sta parlando di un tipo di gioco in cui può andare tutto bene", ha spiegato il tecnico nella conferenza stampa che porta al match di Torino, "ma l'importante è che ci sia le giuste applicazioni dalle idee. Ci sta che nel calcio si possa vincere in tutti i modi, poi ognuno deve seguire la propria mentalità e il proprio modo di concepire il calcio e la vita. Ma se io dovessi fare una partita tutta difesa e ripartenza", ha aggiunto, "al 30′ andrei via, perché non mi divertirei".

Il tecnico partenopeo non è uno che le manda a dire. Ed anzi, evidenzia gli aspetti positivi del proprio gioco "trapiantato" dall'Empoli al Napoli. "Noi siamo i primi per il possesso palla, davanti alla Fiorentina", ha spiegato ancora Sarri, "mentre in altri dati siamo ai primissimi posti. Adesso dobbiamo solo capire come concretizzare tutto quello che produciamo. Ci manca un po' di mentalità per trasformare tutto questo in più punti". Ma ovviamente, il pensiero non poteva finire che su Claudio Ranieri: "Sono contento per lui, le idee non hanno età. Qui in Italia è accaduto in passato con Verona e Sampdoria, ma il mondo inglese è un mondo a parte. Quello che ha fatto il Leicester è qualcosa di straordinario, che difficilmente si ripeterà", ha concluso Sarri.

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