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Napoli-Sampdoria 4-0, Cavani ed Hamsik schiantano i doriani

Tripletta di Cavani e gol di Hamsik, Sampdoria schiantata al san Paolo senza appello.
A cura di Francesco Ferrara
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NAPOLI-SAMPDORIA 4-0

RETI: 16′ pt, 44′ pt (rig.), 2′ st Cavani, 12′ st Hamsik.

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Santacroce, Cannavaro ( 24'st Cribari), Campagnaro; Zuniga, Yebda, Gargano, Dossena; Hamsik (13′ Sosa), Lavezzi; Cavani (17′ Lucarelli). ALL. Mazzarri.

SAMPDORIA (4-4-2): Curci; Zauri (4′ st Dessena), Volta, Accardi, Ziegler; Mannini, Palombo, Tissone (24'st Poli), Guberti; Maccarone, Macheda (11'st Biabiany). ALL. Di Carlo.

NAPOLI. Per la terza giornata di ritorno va in scena Napoli-Sampdoria. Entrambe le squadre sono reduci dalle fatiche dei quarti di Coppa Italia 2011, ed in palio ci sono punti pesanti. Robusto turnover per Mazzarri, che lancia nella mischia Yebda, Santacroce e Zuniga, Di Carlo prova la coppia d'attacco Maccarone-Macheda nuova di zecca.

Al primo affondo il Napoli passa: Lavezzi parte centralmente ed offre palla a Cavani, dribbling in corsa su un avversario e destro chirurgico nell'angolino: 1-0. La Samp sembra incapace di reagire, gli azzurri affondano come la lama nel burro nella difesa blucerchiata ed il raddoppio arriva al 44′: Hamsik lancia Cavani che solo davanti a Curci viene steso da Accardi, rigore. Dal dischetto si presenta il Matador che realizza con freddezza, 2-0.

Nella ripresa il Napoli riparte così come aveva finito, all'attacco. E sull'ennesima incursione di Lavezzi gli azzurri segnano il 3-0: dal Pocho ad Hamsik, controllo e tiro di sinistro imparabile per Curci. Ormai in campo c'è una sola squadra, il Napoli, che dispone della Sampdoria a proprio piacimento ed arriva il poker. Gargano serve in profondità Hamsik, tocco per Cavani che insacca il facile 4-0. Il finale è accademia, gli azzurri sfiorano ripetutamente il quinto gol.

Il Napoli cancella l'immeritata sconfitta di Coppa Italia contro l'Inter e resta nella scia del Milan. Per la Sampdoria tempi duri, Maccarone e Macheda non sono Pazzini e Cassano. Di Carlo dovrà lavorare molto sulla testa dei calciatori per trovare immediatamente una reazione.

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