“Napoli più bello, Juventus più forte”, Benatia accende la corsa scudetto
Superati i continui problemi fisici che lo hanno tormentato nelle ultime stagioni, Medhi Benatia è diventato un titolare inamovibile per Allegri formando con Chiellini, una coppia centrale di difensori che rappresenta un vero e proprio muro per le difese avversarie. Il classe 1987 che ha contribuito a far dimenticare Leonardo Bonucci nella difesa bianconera, in una lunga intervista ha affrontato diversi temi: dal suo passato, al rendimento attuale, fino all'intrigante duello a distanza con il Napoli.
Benatia e la scelta della Juve di cedere Bonucci
Benatia, finito in passato un po' nel dimenticatoio in casa Juve si sta prendendo delle belle soddisfazioni in questa stagione. Ecco allora che il marocchino ex Roma e Bayern si è tolto dei sassolini, tornando a parlare ai microfoni de "La Stampa" della scelta della società bianconera di cedere un top come Leonardo Bonucci: "Ma secondo voi i dirigenti lasciavano partire uno così bravo se immaginavano una Juventus in difficoltà? È servito un po’ di tempo, poi abbiamo trovato equilibrio e solidità"
La Juve può vincere in casa del Tottenham
Dopo aver subito appena un gol in 16 partite la Juventus ha incassato due reti in rimonta contro il Tottenham nell'andata degli ottavi di Champions. Una prestazione dai due volti quella dei bianconeri, che hanno comunque molta fiducia in vista del match di ritorno a Wembley. Le parole di Benatia lo confermano: "Avremmo potuto fare di più, lo sappiamo, ma siamo certi di poter vincere a Wembley".
Napoli più bello, Juve più forte. Parola di Benatia
Oltre alla Champions, la Juventus è costretta ad inseguire il super Napoli capolista in un intrigante duello scudetto. Una sfida colpo su colpo che sta infiammando il calcio italiano. Benatia traccia le differenze tra bianconeri e azzurri: "Loro giocano il calcio più bello, ma noi siamo più forti e più solidi. Lo abbiamo dimostrato al San Paolo. Dopo sei anni di nostri successi, in tanti sperano si imponga un’altra squadra. Anche del Lione vittorioso per sette stagioni in Francia ne dicevano tante, la realtà era che le altre erano un passo dietro, come succede oggi in Italia".
Il retroscena sul passato e l'addio alla Francia di Benatia
Non manca un retroscena sul suo passato, e sulla scelta di lasciare la Francia: "A 14 anni mi cacciarono dal centro di formazione di Clairefontaine, dov’ero con Matuidi.Ripartii dalla Ligue 2. Ho giocato nelle giovanili della Francia, però non mi sentivo a casa mia. Non sono pentito, tanto più se vedo come trattano uno come Benzema… È evidente che in questo momento ci sia un problema politico". Non solo passato, ma anche futuro nella parole del giocatore africano che potrebbe intraprendere la carriera da procuratore: "Nel mio futuro c’è ancora il calcio. Sono legatissimo al mio procuratore e vorrei lavorare con lui. Poche settimane fa ho mandato un messaggio al presidente del Genoa Preziosi per spiegargli quanto fosse bravo El Yamiq".