Napoli, mini abbonamenti per la Champions. Prezzi bassi, il club va incontro ai tifosi
Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è tornato a parlare dopo un paio di settimane di silenzio e lo ha fatto a poche ore dal fischio d’inizio del match di Champions con la Stella Rossa. Una dichiarazione d’amore per il calcio da parte di De Laurentiis, che ha detto di non temere scontri al ‘Marakana’, perché la Uefa ha garantito che il clima sarà più o meno sereno:
Il calcio è emozionante, ogni volta che c’è l’inizio con un fischio e un calcio al pallone, ma a prescindere anche quando si gioca con la primavera o su un campetto. L’emozione scalda sempre, perché è il calcio è da emozione. L’inferno del Marakana? Ancelotti ha già giocato qui, ha rischiato anche di perdere. Io sono andato da Marchetti e gli ho detto: ‘non facciamo come accadde qualche decennio fa e lui mi ha rassicurato.
Nell’intervista rilasciata a ‘Tv Luna’ il produttore cinematografico ha dichiarato che i tifosi del Napoli potranno acquistare dei mini abbonamenti di tre partite per la Champions:
Mini abbonamenti? Devi sapere che quando si devono depositare i prezzi poi dopo i prezzi non si possono alzare ma diminuire, il nostro reparto prezzi ha messo i prezzi più alti a 60 euro per le curve. L’abbonamento per le tre partite di Champions League costerà 60 euro per la curva, quindi 20 per ogni partita. I distinti pagheranno 110 euro per tre gare, la Nisida 150, la Posillipo 270, la tribuna d’onore 370. Però chi non si abbonerà pagherà 40 euro per la singola in curva, 70 per i distinti, 95 per la Nisida. Già contro il Parma si avranno prezzi più bassi. Ma perché? Noi abbiamo sempre detto che le partite di cartello che sono quelle contro le sei squadre principali devono andare a prezzi pieni, dallo scorso a quest’anno abbiamo incrementato di 33 milioni il costo del personale.
Infine il numero uno azzurro ha continuato la sua querelle con il sindaco De Magistris, sono mesi che i due battibeccano sullo stadio San Paolo:
Il Comune? Loro dicono che siamo inadempienti, ma io dico che lo sono loro! Loro continueranno a mettere fuoco, ma noi non ci bruciamo. Quando dissi che il San Paolo era un cesso tutti mi attaccarono, ma chi lo ha ridotto un cesso? Non io ma chi doveva occuparsene, ovvero i comuni che si sono susseguiti nell’ultimo ventennio.