Napoli – Milan ai raggi X: tutti i numeri della sfida del San Paolo
Dopo la, per noi amara, pausa per le Nazionali torna la Serie A e lo fa in grande stile con 6 delle prime 7 in classifica a sfidarsi tra di loro. La tanto attesa 13a giornata di campionato partirà alla grande, vale a dire con il 169° derby della Capitale tra la Roma e la Lazio in programma sabato alle ore 18, seguito poi dall’anticipo serale che vedrà di fronte al San Paolo il Napoli e il Milan. I partenopei reduci dal primo “mezzo passo falso” di questo campionato con lo 0-0 sul campo del Chievo vorranno dunque vincere per mantenere la testa della classifica e scacciare i potenziali assalti delle dirette inseguitrici Juventus e Inter.
Dall’altro lato una formazione rossonera che, dopo un periodo nero, nell’ultimo turno prima della sosta avevano ritrovato la vittoria (2-0 in casa del Sassuolo) e arrivano ai piedi del Vesuvio per trovare quella continuità di risultati che fino ad oggi non è riuscita ad inanellare soprattutto quando si è trovata davanti le big della Serie A (sconfitte con Lazio, Roma, Inter e Juventus). Dalla sfida tra una squadra rodata in tutti i suoi meccanismi e una invece ancora alla ricerca di una propria identità tattica a quella tra due allenatori che, con approcci differenti, amano imporre il proprio gioco come Maurizio Sarri e Vincenzo Montella sono tantissimi gli spunti offerti da questo big match che prenderà il via alle 20.45 di sabato. Andiamo dunque ad analizzare tutti i numeri che riguardano le due compagini che si affronteranno nel 2° anticipo di questo 13° turno di Serie A.
San Paolo tabù per il Milan: una vittoria in 19 anni
Partiamo dai precedenti. L’ultima volta che i due team si sono affrontati al San Paolo, cioè il 27 agosto 2016 nel corso della 2a giornata dello scorso campionato, ad imporsi è stato il Napoli di Maurizio Sarri per 4-2 grazie alle doppiette di Milik e Callejon che hanno reso inutili le reti di Suso e Niang con cui il Milan aveva trovato il momentaneo pareggio. Questo dunque l’esito di quello che, prendendo in considerazione tutti gli scontri giocati in Campania, è stato il 69° match della storia che ha portato a quota 26 vittorie i padroni di casa contro le 22 degli ospiti (21 i pareggi). Uno score “raddrizzato” dal Napoli negli ultimi anni dato che i rossoneri negli ultimi 19 anni sono riusciti solamente una volta ad uscire con i tre punti dal San Paolo (stagione 2010/2011).
Sarri vs Montella: tradizione favorevole per il tecnico partenopeo
Rispetto a quell’ultima affermazione del Napoli però molto è cambiato, soprattutto per i meneghini che si presentano al San Paolo con una rosa completamente rivoluzionata rispetto a quella dello scorso anno grazie agli 11 acquisti fatti nel mercato estivo dalla nuova società cinese. Alcuni dei grandi protagonisti di quella gara, da Milik e Ghoulam a Bacca e Niang, per vari motivi non ci saranno e sarà quindi difficile aspettarsi di rivedere lo stesso copione della gara della scorsa stagione. Nessun cambiamento invece per quanto riguarda i partenopei che avendo mantenuto intatta la rosa che arrivò terza nella scorsa Serie A sembra aver fatto quel salto dal punto di vista della maturità e della consapevolezza dei propri mezzi che gli ha permesso di candidarsi seriamente per lo Scudetto.
Sulla panchina dei padroni di casa ci sarà ancora Maurizio Sarri che nella sua carriera ha già affrontato il Milan 8 volte uscendone sconfitto in una sola occasione (in Coppa Italia nella stagione 2006/2007 quando con il suo Arezzo fu sconfitto a San Siro nell’andata dei quarti di finale per 2-0), mentre per ciò che concerne gli scontri in Serie A il suo bilancio parla di 3 vittorie e 3 pareggi. Bilancio positivo come quello che riguarda invece i 5 precedenti con Vincenzo Montella che è riuscito a battere il tecnico toscano solo nel maggio del 2015 (Empoli – Fiorentina 2-3).
4-3-3 vs 3-4-2-1: le chiavi tattiche
Sabato si affronteranno dunque per la sesta volta in carriera e nessuno vorrà fallire il grande appuntamento. Sarà una sfida di nervi, di agonismo ma anche, e soprattutto, di tattica. Il rodatissimo 4-3-3 di Maurizio Sarri, che fa della difesa alta, del possesso palla, delle continue triangolazioni e delle verticalizzazioni improvvise la propria forza diventando ormai un modello da cui trarre ispirazione, proverà a mettere sotto scacco l’ancora titubante 3-4-2-1 che Montella ha cucito già da qualche tempo sul suo Milan ma che i giocatori sembrano faticare ad apprendere.
Si affronteranno due formazioni che hanno anche due filosofie di gioco differenti come si può notare dal baricentro medio tenuto in questo primo scorcio di stagione che recita 53,62 m (con il 54% di possesso palla medio) per i rossoneri che occupano gli ultimi 35 metri avversari “solo” per il 30% del tempo di gioco, mentre è di 56,75 m (con il 62% di possesso palla medio) per gli uomini di Sarri che invece mediamente agiscono nell’ultimo terzo di campo per il 33% del tempo di gioco.
Attacchi sulle fasce: Napoli da sinistra, il Milan parte da destra
Altra differenza importante tra i due approcci è quella relativa al lato preferito nello sviluppare la propria manovra offensiva con i rossoneri che prediligono la corsia di destra (il 40% delle azioni) dove agiscono solitamente Fabio Borini e Suso, mentre il Napoli agisce prevalentemente sulla fascia opposta (nel 48% delle volte) sfruttando l’affiatamento tra Ghoulam (che non ci sarà perché infortunato), Marek Hamsik e Lorenzo Insigne. In questo caso dunque convergeranno dunque tutti sulla stessa corsia e vincere questo duello potrebbe rappresentare proprio il punto chiave per portare a casa la vittoria.
Sfide nella sfida: Reina vs Donnarumma, generazioni a confronto
Alla sfida del San Paolo il Napoli ci arriva con il 2° miglior attacco della Serie A con 32 reti fin qui realizzate (il 3° per gol a partita con 2,7 marcature ad incontro) e la 2a miglior difesa del massimo campionato del Bel Paese con 8 marcature subite, mentre il Milan con soli 18 gol fatti e già 16 incassati. Si spiega così la differenza di 13 punti che c’è oggi in classifica tra le due compagini.
Quella del San Paolo sarà anche la sfida tra due generazioni di portieri, tra il 35enne Pepe Reina e il 18enne Gigio Donnarumma, che ad oggi vede prevalere nettamente per rendimento in questo campionato l’estremo difensore spagnolo, 5° secondo la classifica stilata su base statistica da Squawka mentre quello rossonero è solo 14°. Così come sarà la sfida tra due dei difensori centrali che più amano impostare il gioco da dietro, Kalidou Koulibaly e Leonardo Bonucci, ma anche in questo caso i numeri sono nettamente a favore del difensore partenopeo che ha fin qui sbagliato solo il 7% dei 938 passaggi effettuati in campionato contro il 16% (su 475) fatto registrare dal capitano milanista in questa sua prima stagione con la maglia del Diavolo.
Risulta impietoso per i rossoneri anche il raffronto tra i due centravanti che dovrebbero scendere in campo domani: da un lato c’è il solito Dries Mertens già a quota 10 reti e 2 assist con una media di 4 tiri a partita in questo campionato, dall’altro il croato Nikola Kalinic andato in gol solo in 3 occasioni e tirando verso la porta avversaria mediamente 1,8 volte ad inconto.
Lo scontro fisico: il Milan corre poco ma tiene sulle palle alte
Anche dal punto di vista fisico la formazione di Maurizio Sarri sembra finora aver dato molto di più rispetto a quella guidata da Vincenzo Montella, tant’è che i partenopei sono ottavi in Serie A per numero di chilometri percorsi in media per match (109,522 km) mentre i rossoneri sono addirittura penultimi in questa speciale classifica con soli 105,4 km percorsi a partita. Più equo invece il confronto per ciò che concerne le palle alte, settore nel cui sarà molto interessante seguire lo scontro ad alta quota, soprattutto nelle situazioni da palla inattiva, tra Alessio Romagnoli (2,45 duelli aerei vinti a partita) e Raul Albiol (2,58 per match).
Gli uomini chiave: Insigne vs Suso
Ma quali sono ad oggi gli uomini chiave delle due compagini in grado di far pendere l’ago della bilancia dall’una e dall’altra parte nella sfida del San Paolo? Escludendo i due bomber di cui abbiamo già parlato e che comunque sono i terminali offensivi di quanto creato dai compagni, i due calciatori che fin qui sono stati decisivi nell’economia della stagione delle due compagini sono Lorenzo Insigne per quanto riguarda quella di Maurizio Sarri e Suso per ciò che concerne invece quella guidata da Vincenzo Montella.
Il 25enne esterno offensivo sinistro, la cui esclusione in Nazionale nel playoff contro la Svezia ha fatto molto discutere, fin qui collezionato 12 presenze corredate da 3 gol e 4 assist e una media di 1,7 dribbling riusciti, 3,2 passaggi chiave e 4,8 tiri a partita. Dall’altro lato l’unico tra i rossoneri a mantenere uno standard elevato in questo inizio di torneo è stato Suso che, messo nel ruolo a lui più congeniale (trequartista alle spalle di un’unica punta con la possibilità di partire dalla fascia destra per poi accentrarsi), ha preso in mano le redini del Milan rendendosi protagonista assoluto con i 5 gol e i 3 assist nelle 11 presenze in questo avvio di Serie A, ma anche con i 2,9 tiri, i 2,4 passaggi chiave effettuati e i 2,7 passaggi lunghi andati a buon esito ad incontro.