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Napoli, Mertens: “Per il definitivo salto di qualità servono anche altri campioni”

Dries Mertens ga rilanciato la propria sfida personale per far vincere il Napoli. Anche con Ancelotti si gioca un posto da titolare, pronto a dare tutto per il nuovo progetto: “Sono arrivati tanti giocatori ma altri devono arrivare per fare il salto definitivo: possiamo aprire un ciclo vincente”
A cura di Alessio Pediglieri
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Dries Mertens doveva partire e lasciare Napoli con l'avvento di Ancelotti al posto di Sarri. Per i suoi detrattori il belga aveva giò dato il suo meglio e dunque poteva lasciare il disturbo. Poi, professionalità, disponibilità e prestazioni hanno fatto il resto confermando che il belga ha ancora molto da dare e oggi insieme a Milik si divide ancora il posto titolare nell'attacco partenopeo.

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Lo zoccolo duro del nuovo progetto Ancelotti

Una scelta che sta ripagando Ancelotti e i tifosi perché insieme a Insigne e a Callejon, Mertens rappresenta oramai lo zoccolo duro di questa squadra, l'esperienza e la qualità a servizi del nuovo progetto tecnico di Ancelotti. Sono arrivati nuovi giocatori, altri potrebbero giungere ma per il belga non c'è problema: in questo Napoli c'è posto per tutti "Siamo vicini a compiere un altro step, e sarebbe importante farlo. Dobbiamo continuare a fare bene, magari acquistando altri calciatori. Quando acquisti i migliori calciatori hai una squadra migliore. Però tanti di noi giocano assieme da anni, ma alla fine per vincere qualcosa serve fare di più. Lukaku? Gli ho mandato i miei auguri personali, sarà un bene per l'Inter e per la Serie A".

Il ciclo vincente, i record personali

Ancelotti ha ridato slancio e vita al progetto, ha cambiato qualcosa per personalizzare una squadra molto forte ed è bello vedere come le cose possano cambiare anche quando c'è chi pensa che tutto debba restare uguale.

Per Mertens l'obiettivo è fare bene con la maglia azzurra, iniziare a vincere qualche trofeo importante, aprire un ciclo vincente non solo nel gioco ma anche  – e soprattutto – nei risultati. Poi c'è anche la soddisfazione personale, quella di essere entrato nella storia del club, a suon di gol: "Sono diventato attaccante quasi per caso, a causa di alcuni infortuni. Ma per come gioco e mi presento in campo sono sempre alla ricerca di un gol o di un assist ed essere vicino alla cima della classifica di sempre della società è  gratificante"

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