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Napoli, Maksimovic punzecchia Sarri: “Con Ancelotti altra mentalità, sono rinato con lui”

Il difensore del Napoli ha molto più spazio rispetto allo scorso anno, 632 minuti a fine novembre invece dei 275 prima di andare in prestito allo Spartak Mosca, e ha lanciato una frecciata all’ex tecnico Maurizio Sarri: “Con Ancelotti altra mentalità, sono rinato grazie a lui”. Maksimovic ha parlato degli obiettivi della squadra azzurra: “Sarebbe la cosa più bella vincere lo scudetto, è un sogno per tutti”.
A cura di Vito Lamorte
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Uno dei nuovi punti di forza del Napoli è Nikola Maksimovic e l'arrivo di Carlo Ancelotti sembra aver ha cambiato la vita dell'ex difensore del Torino. Il 27enne serbo nei primi mesi della passata stagione aveva racimolato solo 275 minuti con la maglia azzurra prima di andare in prestito allo Spartak Mosca mentre quest'anno è già a quota 632 minuti a fine novembre. L'arrivo del nuovo tecnico sembra aver dato nuova linfa al difensore che a Radio Kiss Kiss ha lanciato una frecciatina all'ex tecnico, Maurizio Sarri, e ha spiegato da dove è ripartita la sua avventura sotto il Vesuvio:

La mia rinascita è partita con lui. Ancelotti ha portato qui a Napoli una mentalità completamente nuova. Sin dal primo giorno di ritiro abbiamo parlato e ci siamo capiti subito, ho lavorato tanto in ritiro per avere questa chance. Koulibaly e Albiol? Kalidou per me è il miglior centrale al Mondo e Raul ha una esperienza enorme. Sono una coppia straordinaria e io con loro imparo molto e sto benissimo.

Il difensore del Napoli si è soffermato anche sulle ambizioni della squadra e di come si lavori per raggiungere traguardi importanti:

Napoli sarebbe il posto più bello in cui vincere lo scudetto, è un sogno per tutti. Siamo forti e lo meriteremmo. Ancelotti è arrivato pochi mesi fa, vuole fare qualcosa di importante qui in azzurro, crede molto in noi. So che 8 punti di ritardo dalla Juventus sono molti, ma se questo gruppo e questo allenatore restano insieme allora veramente si può vincere il campionato.

Infine Nikola Maksomovic ha analizzato le ultime prestazioni dei partenopei, dal Chievo alla Stella Rossa, ma ha già lo sguardo rivolto verso la trasferta di Bergamo contro l'Atalanta:

In Champions ci stiamo divertendo anche contro squadre che puntano a vincere. Al sorteggio tutti dissero che era un gruppo difficile ma ora dipende tutto da noi. Siamo arrabbiati per il gol subito con la Stella Rossa, se la concentrazione cala subito si prende gol, non deve più accadere e stiamo lavorando per questo. Gara col Chievo? Abbiamo provato in tutti i modi, anche il mister con i cambi. Dispiace per i 50mila allo stadio, ma anche per noi perché fino a quel momento eravamo cresciuti tanto, facendo tante cose positive. Il calcio è così, c'è una gara che per tutti è facile ma il pallone non entra e dovevamo pensare subito alla Stella Rossa come abbiamo fatto. Ora c'è una trasferta difficile contro l'Atalanta.

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