Napoli-Lazio: leader Hamsik e flop Reina, che bravo Inzaghi

Il Napoli rallenta ancora, tradito dal suo totem tra i pali (Reina), ma lo fa contro una Lazio sempre più efficace e dall'impostazione di gioco moderna e particolarmente interessante. Succede tutto nel secondo tempo, nel giro di pochi minuti: apre Hamsik, autore di una prestazione maiuscola al di là del gol; chiude Keita, approfittando di un evidente errore di Reina che determina l'1-1, rimasto intatto sino al triplice fischio finale. Ma andiamo a vedere, più nel dettaglio, i top e i flop della partita.

Hamsik al top, che bravo mister Inzaghi

1. Finalmente Hamsik. Lo hanno accusato di non essere decisivo nelle partite che contano, la replica è arrivata puntuale nella notte del San Paolo. Lo slovacco sblocca il risultato con un gol-gioiello, quindi confeziona una prestazione di assoluto rilievo grazie a costanti inserimenti, dribbling e leadership tecnica sulla partita che sfrutta per provare a mandare in gol i suoi compagni.
2. La partita di Inzaghi. Gara tatticamente (quasi) perfetta, nella quale il tecnico della Lazio sceglie di lasciare il pallino del gioco ai suoi avversari, ma allo stesso tempo ne approfitta per limitare le imbucate centrali per Insigne e soci. Diawara è attorniato quasi sempre da almeno due uomini (quando non tre) che gli sporcano o impediscono di ricevere e far partire linee utili di passaggio, i tre piccoli là davanti sono spesso anticipati e i partenopei sono così costretti ad allargare il campo, rifugiarsi sulle fasce e provare la via del cross, non sfruttata a causa dell'assenza di un attaccante di stazza.
3. Show-Marchetti. L'estremo difensore della Lazio si esalta e contribuisce a blindare significativamente il pari dei suoi. Sempre concentrato, attento, preciso nelle uscite, si esalta in un paio di occasioni dalla distanza contro Hamsik, Hysaj e Mertens.

Reina goffo sul gol, flop Biglia ancora in ritardo

1. Reina che papera. Leader di questo Napoli e spesso saracinesca invalicabile, stavolta però tradisce i suoi in occasione del gol di Keita. A sua parziale discolpa, vede partire il tiro all'ultimo ma il suo movimento è lento e un po' goffo, peraltro sul suo palo.
2. Biglia non si vede. Il suo era il rientro più atteso nella sorprendente Lazio di quest'avvio, ma appare ancora ben lontano dal riuscire a sostenere un accettabile ritmo partita, nonché da una condizione fisica accettabile. L'argentino sarà decisivo nel prosieguo, ma per il momento è da recuperare.
3. Troppe pause per Felipe Anderson. Sembra sempre sul punto di tornare ai livelli della prima stagione super in biancoceleste e invece si fa attendere e desiderare. Si prende molte pause, in cui scompare letteralmente del campo e sotto porta è decisamente timido.