Napoli, inizio flop: Sarri in preda ai dubbi e contestato dalla tifoseria
Non solo buon allenatore, ma anche buon profeta. Ventiquattr'ore prima della trasferta di Reggio Emilia, Maurizio Sarri aveva avvisato tutti: "Il Sassuolo è la squadra peggiore che possiamo incontrare", aveva dichiarato l'allenatore napoletano. Una premonizione che si è confermata sul campo dove, nonostante il vantaggio iniziale, l'undici partenopeo è evaporato davanti alla grinta dei ragazzi di Di Francesco. Una sconfitta comunque inaspettata che ha subito aperto pericolose crepe nella convinzione del tecnico, ancora alle prese con il rodaggio della sua "creatura" dopo aver preso il posto di Rafa Benitez.
La confusione tattica – A colpire negativamente critica e tifosi, è stata la confusione tattica vista nei minuti finali del match, quando il Napoli ha cercato in tutti i modi di riequilibrare le sorti dell'incontro alternando in fase offensiva tutto il suo potenziale. Da Mertens (evanescente nel ruolo di seconda punta) a Higuain, passando per i loro sostituti Callejon e Gabbiadini, tutto l'attacco napoletano è andato a sbattere sul muro neroverde facendo andare di traverso la cena ai molti supporter partenopei sugli spalti.
I fischi dei tifosi – L'illusione di poter iniziare con il piede giusto il nuovo campionato, è durata davvero pochi minuti. La sconfitta ha fatto subito scattare l'allarme a Castel Volturno, in vista della partita contro la Sampdoria e dell'imminente debutto europeo. I prossimi giorni saranno importanti per rinforzare la squadra (sono attesi colpi "last minute" dal mercato), ma anche per ritrovare quella serenità subito persa a Reggio Emilia. Maurizio Sarri, che al "Mapei" è stato fischiato dalla curva azzurra al momento del cambio Higuain-Gabbiadini, non potrà permettersi di sbagliare il debutto al "San Paolo". Contro la Sampdoria di Walter Zenga, reduce dalla goleada contro il Carpi, il nuovo "guru" della panchina partenopea avrà un solo obiettivo: la vittoria. Lo stesso di Allegri, Mihajlovic e Rudi Garcia: gli altri tre tecnici partiti con il freno a mano tirato, in questo nuovo campionato di Serie A.