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Napoli, Higuain gol scaccia crisi: il “Pipita” segna ogni 44 palloni toccati

La vittoria contro il Chievo, arrivata dopo un piccolo periodo d’appannamento, testimonia l’importanza delle giocate e dei gol dell’argentino: protagonista di un campionato da favola e vicino al suo personale record europeo. Sarri: “E’ decisivo come Messi per il Barcellona e Ronaldo per il Real Madrid”
A cura di Alberto Pucci
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La migliore risposta, a chi aveva osato criticarlo per quei pochi giorni d'astinenza e per un presunto chilo e mezzo di troppo sul suo fisico, Gonzalo Higuain l'ha data contro il Chievo. Nel 3-1 finale con il quale la squadra di Maurizio Sarri ha ritrovato vittoria e morale, l'argentino non solo ha segnato ma si è anche caricato la squadra sulle spalle, spingendola al successo. L'importanza del "Pipita" per l'undici partenopeo è evidente. Le 26 reti messe a segno in campionato, testimoniano l'incredibile feeling con il gol (uno ogni 44 palloni toccati) e la bontà del lavoro del tecnico campano: capace di trasformare il reparto offensivo del Napoli in una macchina da guerra. Ad oggi, infatti, la squadra azzurra ha il secondo miglior attacco del campionato e un capocannoniere in lotta per giocarsi la "Scarpa d'Oro" con il gotha del calcio europeo. Numeri incredibili che hanno attirato sull'attaccante napoletano le attenzioni di diversi top club europei che, nonostante la clausola rescissoria di quasi 100 milioni di euro, sono pronti a fare la corte all'argentino.

Higuain come Messi e Cristiano Ronaldo

Sono lontani i tempi delle incomprensioni con Rafa Benitez e dei rigori sparati in tribuna. Gonzalo Higuain, da quando è arrivato l'ex tecnico dell'Empoli, è un altro giocatore. O meglio: il giocatore che tutti ricordano a Madrid, dove nella stagione 2009/2010 mise a segno 27 reti in 32 partite con i "Blancos". A rendere omaggio ad uno degli attaccanti più prolifici d'Europa, è stato lo stesso allenatore azzurro nel post gara contro il Chievo: "Napoli Higuain dipendente? Come per tutti i fuoriclasse, lui influenza la squadra in cui gioca – ha spiegato il tecnico a Mediaset Premium – Come influenza Messi il Barcellona o Cristiano Ronaldo il Real Madrid. Noi non siamo a questi livelli ma lui sì. Non è andato sotto la curva a festeggiare? Non lo so e non mi interessa neanche. Mi interessa solo che ha fatto una grande prestazione".

 
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