Napoli-Genoa 2011, Cannavaro avverte: genoani fratelli, ma vinceremo noi
Ieri pomeriggio Paolo Cannavaro è intervenuto ai microfoni di Radio Marte per parlare della stagione azzurra: "Se siamo lì in alto non è per caso. Molti si sono sorpresi, ma noi eravamo consapevoli della nostra forza. Dicono che quest'anno c'è stato un flop delle big, ma se siamo sopra significa che abbiamo fatto meglio di loro". Sabato si gioca Napoli-Genoa, una partita fondamentale che può aprire le porte della Champions League agli azzurri. Il capitano vuole tre punti a tutti i costi: "Sabato sera vincendo metteremo una bella ipoteca sulla qualificazione in Champions. C'è il gemellaggio tra Napoli e Genoa, e questo mi fa piacere, ma in campo sarà battaglia".
Cannavaro affronterà Floro Flores, suo amico di vecchia data con cui è cresciuto nelle giovanili azzurre: "Con Antonio siamo amici, ci frequentiamo ed a volte organizziamo delle partite di calcetto insieme. Ma sabato sarà un mio avversario, lo ritengo comunque uno dei attaccanti più completi della serie A". Per il capitano azzurro la maglia del Napoli è una seconda pelle: "Sono orgoglioso di indossare questa casacca, voglio essere ricordato come una bandiera. Mi incavolo come una bestia quando parlano male di Napoli, ma a volte siamo noi napoletani a rovinare la nostra città".
Cannavaro da buon capitano spesso è stato l'uomo-guida per i nuovi arrivati, ecco il pensiero del difensore: "Noi napoletani ce l'abbiamo nel sangue il fatto di essere accoglienti. Da capitano il mio ruolo è dare il benvenuto ai nuovi arrivati e farli inserire nel migliore dei modi, soprattutto con gli stranieri". Ed infatti sia Mascara che Ruiz hanno trovato in Cannavaro un punto di riferimento per il loro ambientamento. Cannavaro sogna lo scudetto col Napoli, ritenuto ancora più bello di un'eventuale coppa del Mondo: "Nel 2010 tutti avevano già dimenticato l'impresa dell'Italia quattro anni prima. Se vinci uno scudetto col Napoli invece i tifosi non lo dimenticheranno mai, entrerai nella storia del club per sempre".