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Napoli, Fabian Ruiz: “Non vedo l’ora di giocare. Dimostrerò che valgo i 30 milioni”

Il centrocampista spagnolo, che non ha ancora debuttato nel nostro campionato, conta le ore che lo sperano dal suo esordio: “Ho sofferto per via di una lesione all’adduttore per tre settimane, ma ora sto bene. Il Napoli ha fatto un grande sforzo economico per me e ora devo ripagare in campo le attese”.
A cura di Alberto Pucci
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La partita con la Fiorentina di sabato prossimo, potrebbe essere quella giusta per l'esordio in Serie A di Fabian Ruiz. Il centrocampista spagnolo, sbarcato a Napoli per 30 milioni di euro e acquisto estivo più costoso della società di Aurelio De Laurentiis, non ha infatti mai calcato il campo nel nostro campionato da quando è arrivato. "Non vedo l'ora di iniziare e giocare – ha spigato il giocatore a "Marca" – Ho sofferto per via di una lesione all’adduttore per tre settimane, ma ora sto bene".

Acquistato dal club partenopeo per sostituire Jorginho, il 22enne ex Betis è consapevole di essere stato un grande investimento per il Napoli: "Non mi fa paura il fatto di essere stato pagato 30 milioni di euro. No, questo mi dà ancora più motivazione – ha aggiunto – Il Napoli ha fatto un grande sforzo per me e ora devo ripagare in campo le attese. Più che paura, è una motivazione in più per mostrare ciò che valgo".

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L'importanza di Ancelotti

Gli anni passati a Siviglia sono serviti a Fabian Ruiz per crescere e per mettersi in mostra. Il trampolino partenopeo gli servirà invece per consacrarsi e per convincere definitivamente il nuovo commissario tecnico spagnolo Luis Enrique: "Setién e Ancelotti sono due grandi allenatori, è grazie al primo se oggi sono qui. Devo ringraziarlo perché mi ha dato la necessaria fiducia. Ora Ancelotti, che ha vinto molti titoli nella sua carriera: è un grande allenatore e anche una brava persona. Imparerò molto da lui".

"Ho lasciato dopo tanti anni Siviglia per trasferirmi in un Paese e un calcio nuovo – ha concluso Fabian Ruiz – Affronto questo cambiamento con il desiderio di fare bene, non vedo l’ora di debuttare. Il calcio in Italia è vissuto con molta passione, gli stadi sono sempre pieni. Joaquin? Mi sono congratulato con tutto il Betis, lui mi ha dato lezioni di italiano prima del trasferimento a Napoli".

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