Napoli, cuore e coraggio non bastano: la Juventus vince e “prenota” lo scudetto
La Juventus regge l'urto del San Paolo, vince soffrendo e supera la prova generale in vista della battaglia con l'Atletico Madrid. Imbattuto in casa dal marzo dello scorso anno, il Napoli ci ha messo cuore e coraggio ma ha finito per abbassare nuovamente la testa di fronte al carattere bianconero: sorretto, come al solito, da una difesa spessa chiusa a tripla mandata davanti a Szczesny. Allegri sorride, perché i tre punti colti a Fuorigrotta blindano lo scudetto e permettono ai suoi di pensare solo alla Champions League. Ancelotti esce comunque a testa alta e con gli applausi dei suoi tifosi. Il suo Napoli le ha provate tutte, ma proprio sul più bello ha sprecato la grande occasione per evitare la sconfitta.
Il rosso a Meret scatena la Juventus
Profuma di scudetto la sfida del San Paolo, e non potrebbe essere altrimenti visto che di fronte ci sono le due protagoniste principali della corsa tricolore. Il Napoli attacca con Milik a fianco di Insigne e Callejon. Nella Juventus c'è Cristiano Ronaldo, mentre Dybala è ancora in panchina. Per la sfida più importante della 26esima giornata l'arbitro è Rocchi: chiamato subito al gran lavoro dai primi minuti di gioco, dove alcuni colpi di troppo lo costringono ad utilizzare il fischietto. Un destro di Zielinski è l'unica emozione dei primi 25 minuti di gioco: caratterizzati dal grande equilibrio in campo.
A far girare la partita è però l'espulsione di Meret al 27esimo. Il portiere partenopeo stende Cristiano Ronaldo: rosso e punizione per la Juventus, che Pjanic monetizza battendo il neo entrato Ospina. Nonostante il gol del bianconero e l'uomo in meno (è Milik a far posto al secondo portiere azzurro), il Napoli ci mette il cuore e ha una fiammata istantanea con Zielinski (palo pieno alla sinistra di Szczesny) e un successivo guizzo di Insigne. La Juventus barcolla per qualche minuto, ma poi torna implacabile al 39esimo con Emre Can che sigla la rete del 2-0 che chiude il primo tempo.
Insigne calcia sul palo il rigore del pareggio
Ancelotti azzarda il cambio Malcuit-Mertens ad inizio ripresa, lasciando solo Koulibaly, Maksimovic e Hysaj a protezione della porta di Ospina. A dare una mano al tecnico partenopeo è la sciocchezza di Pjanic che, già ammonito, tocca il pallone con il braccio e si fa cacciare. Stesso numero di giocatori nelle due squadre, e stesso copione del primo tempo: Napoli a fare la partita e Juventus pronta a ripartire. Il jolly lo pesca Insigne che arma il destro di Callejon per la rete che riapre il match.
Il San Paolo diventa una bolgia, spinge i partenopei e costringe la Juventus a chiudersi in difesa. Allegri alza il muro a centrocampo. Dopo De Sciglio al posto di Cancelo, ecco Bentancur per Mandzukic: una mossa che lascia il solo CR7 a tentare di dare fastidio alla retroguardia di Ancelotti. Il Napoli accerchia l'area di Szczesny, fa collezione di calci d'angolo e viene premiato dal Var all'82esimo per un tocco con un braccio di Alex Sandro. Il rigore di Insigne s'infrange contro il palo, così come i sogni dei tifosi napoletani che già gustavano il pareggio. La Juventus vince e si avvia verso l'ennesimo tricolore. Al Napoli rimangono solo gli applausi.