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Napoli, cuore e coraggio non bastano: la Juventus vince e “prenota” lo scudetto

Partita intensa ed emozionante al San Paolo. Dopo un primo tempo chiuso dalla Juventus in vantaggio di due gol (Pjanic ed Emre Can), reazione napoletana nella ripresa con rete di Callejon e rigore fallito da Insigne nel finale. Durante il match espulsi Meret e Pjanic. Grazie a questo successo, i bianconeri volano a +16 sui partenopei.
A cura di Alberto Pucci
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La Juventus regge l'urto del San Paolo, vince soffrendo e supera la prova generale in vista della battaglia con l'Atletico Madrid. Imbattuto in casa dal marzo dello scorso anno, il Napoli ci ha messo cuore e coraggio ma ha finito per abbassare nuovamente la testa di fronte al carattere bianconero: sorretto, come al solito, da una difesa spessa chiusa a tripla mandata davanti a Szczesny. Allegri sorride, perché i tre punti colti a Fuorigrotta blindano lo scudetto e permettono ai suoi di pensare solo alla Champions League. Ancelotti esce comunque a testa alta e con gli applausi dei suoi tifosi. Il suo Napoli le ha provate tutte, ma proprio sul più bello ha sprecato la grande occasione per evitare la sconfitta.

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Il rosso a Meret scatena la Juventus

Profuma di scudetto la sfida del San Paolo, e non potrebbe essere altrimenti visto che di fronte ci sono le due protagoniste principali della corsa tricolore. Il Napoli attacca con Milik a fianco di Insigne e Callejon. Nella Juventus c'è Cristiano Ronaldo, mentre Dybala è ancora in panchina. Per la sfida più importante della 26esima giornata l'arbitro è Rocchi: chiamato subito al gran lavoro dai primi minuti di gioco, dove alcuni colpi di troppo lo costringono ad utilizzare il fischietto. Un destro di Zielinski è l'unica emozione dei primi 25 minuti di gioco: caratterizzati dal grande equilibrio in campo.

A far girare la partita è però l'espulsione di Meret al 27esimo. Il portiere partenopeo stende Cristiano Ronaldo: rosso e punizione per la Juventus, che Pjanic monetizza battendo il neo entrato Ospina. Nonostante il gol del bianconero e l'uomo in meno (è Milik a far posto al secondo portiere azzurro), il Napoli ci mette il cuore e ha una fiammata istantanea con Zielinski (palo pieno alla sinistra di Szczesny) e un successivo guizzo di Insigne. La Juventus barcolla per qualche minuto, ma poi torna implacabile al 39esimo con Emre Can che sigla la rete del 2-0 che chiude il primo tempo.

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Insigne calcia sul palo il rigore del pareggio

Ancelotti azzarda il cambio Malcuit-Mertens ad inizio ripresa, lasciando solo Koulibaly, Maksimovic e Hysaj a protezione della porta di Ospina. A dare una mano al tecnico partenopeo è la sciocchezza di Pjanic che, già ammonito, tocca il pallone con il braccio e si fa cacciare. Stesso numero di giocatori nelle due squadre, e stesso copione del primo tempo: Napoli a fare la partita e Juventus pronta a ripartire. Il jolly lo pesca Insigne che arma il destro di Callejon per la rete che riapre il match.

Il San Paolo diventa una bolgia, spinge i partenopei e costringe la Juventus a chiudersi in difesa. Allegri alza il muro a centrocampo. Dopo De Sciglio al posto di Cancelo, ecco Bentancur per Mandzukic: una mossa che lascia il solo CR7 a tentare di dare fastidio alla retroguardia di Ancelotti. Il Napoli accerchia l'area di Szczesny, fa collezione di calci d'angolo e viene premiato dal Var all'82esimo per un tocco con un braccio di Alex Sandro. Il rigore di Insigne s'infrange contro il palo, così come i sogni dei tifosi napoletani che già gustavano il pareggio. La Juventus vince e si avvia verso l'ennesimo tricolore. Al Napoli rimangono solo gli applausi.

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