Napoli, Benitez: “Siamo attivi sul mercato. Gabbiadini? Qualcosa a gennaio succederà!”
Dopo due deludenti pareggi (specialmente il primo, giunto al San Paolo contro il Cagliari), Rafa Benitez vuol ritrovare la vittoria e difendere il terzo posto dall'attacco della concorrenza ligure e dalle ambizioni di Milan, Lazio e Fiorentina. Quella contro l'Empoli, sarà una gara particolarmente delicata prima della sfida decisiva di Europa League, contro lo Slovan Bratislava. Nella consueta conferenza stampa, alla vigilia del match, il tecnico azzurro ha esordito parlando di mercato: "Il nostro presidente ha capito che, dopo infortunio di Insigne, abbiamo bisogno di un rinforzo – ha spiegato alla stampa Benitez – Lo vedo molto attivo. Stiamo lavorando per fare qualcosa e mi piace che il presidente sia così coinvolto. Gabbiadini? Non sento bene, forse c'è qualche problema tecnico (ride, ndr)". C'è poco da ridere, però, parlando dell'Empoli, squadra in salute e capace di sorprendere ancora: "La squadra di Sarri si muove bene, hanno grandi meriti per la classifica che hanno e mi piace molto come giocano – ha continuato il mister – Rispetto a quella contro il Cagliari, è una gara diversa. I sardi attaccano e concedono molto, mentre l'Empoli se ha tempo per riorganizzarsi non ti lascia giocare".
I rigori e la corsa alla vetta della classifica – Per Rafa Benitez, l'incontro con la stampa è stato utile anche per ribadire un concetto caro al tecnico spagnolo: "Se gli arbitri commettono degli errori contro altre squadre, i giornali ne parlano di più – ha commentato il tecnico – Contro la Samp c'erano due rigori netti per noi, ma si è parlato solo della squadra e non di quegli episodi". Una piccola lamentela, in vista dei big match contro il Milan (14 dicembre), la Juventus e la Lazio nel prossimo gennaio. Proprio la Juventus e la Roma, rimangono le due lepri che Benitez vuol continuare ad inseguire: "Nel calcio normalmente vince chi spende di più – ha concluso il mister – Noi abbiamo la possibilità di lavorare uniti, però tutto diventa più difficile se ad ogni punto perso cominciano ad arrivare le critiche. Il lavoro fatto dalla società, negli ultimi 10 anni, è stato bellissimo, ora ci mancano pochi punti per essere al vertice. Per ridurre il gap con Juventus e Roma, serve un ambiente perfetto o uno che ti fa 35 gol ogni anno come Cavani".