Nainggolan, patente sospesa per un mese per guida in stato d’ebbrezza
Patente sospesa per un mese e 1.600 euro di multa per il centrocampista della Roma Radja Nainggolan. La sentenza è arrivata oggi dal Belgio, dove un anno fa, dopo una partita delle Qualificazioni ai Mondiali con la Grecia, il giocatore era stato fermato per guida in stato d’ebbrezza. Il giocatore, al momento del fermo, aveva dichiarato di non essere alla guida, ma di essersi messo al volante solo quando aveva bucato. La versione del romanista però non ha convinto il giudice che a distanza di un anno ha condannato il calciatore giallorosso.
La difesa dell’avvocato di Nainggolan
Il quotidiano belga ‘De Standaard’ ha intervistato l’avvocato del romanista Walter Daemen, che ha espresso molti dubbi sulla sentenza del giudice, che secondo il legale non aveva delle prove schiaccianti:
La Polizia non l’ha visto guidare e ha anche perso di vista la macchina. E c’è qualcuno che dichiara nero su bianco che Nainggolan non stesse guidando. C’è qualche dubbio sul caso. Data la sua reputazione da calciatore, il mio cliente ha molto da perdere e non si metterebbe alla guida dopo una notte in un locale.
Nainggolan a caccia di un posto per i Mondiali
Secondo il giudice però c’erano le prove sufficienti per condannare Nainggolan, che non potrà guidare per un mese e dovrà pagare una multa. Il ventottenne centrocampista è venuto a sapere di questa sentenza mentre era in Belgio, dove è stato per quasi dieci giorni con la nazionale. Il ‘Ninja’, nonostante sia uno dei centrocampisti più forti d’Europa, il posto per i Mondiali ancora non lo ha conquistato. Nell’amichevole contro l’Arabia Saudita, vinta per 4-0 (doppietta di Lukaku, Batshuayi e De Bruyne), Nainggolan è entrato in campo al 59’, subentrando a Mertens, ed è stato piazzato nella batteria dei trequartisti da Martinez che preferisce schierato in una posizione più avanzata.