Nagatomo, rabbia su Twitter: “Io, offeso come un criminale. In Italia non c’è rispetto”

La sconfitta subita contro il Napoli, a San Siro e per giunta di misura per un errore commesso in difesa. All'Inter è la cosa peggiore che potesse capitare in questo momento molto delicato della stagione con una classifica tanto pesante quanto deprimente: impossibile arrivare alla zona Champions, quasi fuori anche dalla porta di servizio che conduce all'Europa League. Un fallimento, l'ennesimo, che ha scatenato la rabbia dei tifosi. Nel mirino della contestazione questa volta è finito il difensore giapponese, Nagatomo, autore dell'errore che ha innescato Callejon e permesso allo spagnolo di realizzare il gol partita.
Bersaglio facile, preso d'assalto sui social. Insultato, criticato, attaccato. Nagatomo non ci sta e replica alla sua maniera, affidando il proprio pensiero (anche se scritto in giapponese) a un posto pubblicato sul proprio account di Twitter: ideogrammi di rabbia per il trattamento che gli è stato riservato dopo il blitz dei partenopei. Come se le cause della sconfitta fossero da attribuire unicamente a lui. Come se la prestazione opaca di tutta la squadra fosse dipesa esclusivamente da quell'incidente che capita anche ai migliori (ricordate l'uscita improvvisa di Buffon contro la Spagna?). Come se la ragione dei mali interisti fosse lui. Ma dai…
In Italia, se uno fa bene è elogiato come un Dio – ha scritto nel messaggio il difensore dell'Inter, profondamente dispiaciuto – se fa male invece viene criticato e offeso come un criminale. Non c’è morale, non c’è rispetto. Sono orgoglioso di lavorare in un ambiente duro, in cui solo pochi riescono a farcela. Io sono all'Inter da sette anni. E comunque tutto questo che è successo mi dà forza per guardare avanti e al futuro.