Muriel e Paquetà, i volti nuovi della A: ecco quanto valgono al fantacalcio
Si scaldano i motori in vista dell'asta di riparazione del fantacalcio, tradizionalmente in programma alla fine della finestra di calciomercato di gennaio. E con l'apertura delle liste cominciano ad affiorare anche i primi colpi da tenere d'occhio. Due i nomi già ufficializzati: il neo-milanista Lucas Paquetà e il neo-fiorentino Luis Muriel. Un centrocampista/trequartista e un attaccante, due elementi di qualità e potenzialmente con bonus e numeri di grande interesse per riequilibrare le sorti della stagione fantacalcistica, o per rinsaldare la propria posizione.
Due giocatori diversi: un talento emergente, classe '97 il brasiliano, un attaccante giovane, di sei anni più grande il colombiano, ma già forte di una lunga militanza nel calcio italiano (Udinese, Lecce e Sampdoria). Due profili, dunque, da valutare in maniera diversa anche in considerazione degli ambienti in cui arrivano e dei possibili tempi d'inserimento. Il milanista è un colpo che ai più ricorda Kakà: preso giovanissimo e con un grande investimento, è un elemento di fantasia con tempi di gioco, visione e anche un discreto fiuto del gol.
Mancino, capace di chiudere l'ultima stagione al Flamengo con 10 gol in 32 giornate, è stato scoperto da Leonardo che ha battuto sul tempo la concorrenza a suon di milioni. Non ha i tempi di inserimento di Kakà, né probabilmente un fisico da centrocampista "muscolare", ma può sopperire con la tecnica e con la capacità di giocare tra le linee: una componente che serve sopra ogni cosa al centrocampo privo di fantasia di Gattuso. In chiave fantacalcio, la prima valutazione attribuita dalla Magic (il torneo pubblico di Gazzetta) è di 20 crediti.
Per Luis Muriel, come detto, si tratta invece di un ritorno in Italia a un anno e mezzo dal suo passaggio al Siviglia dalla Sampdoria. Un ritorno che gli consentirà di rinsaldare il bottino di 43 reti in 165 presenze in serie A, dove agli esordi con il Lecce (in prestito dall'Udinese, che lo ha scoperto giovanissimo e portato in Italia) aveva scomodato l'accostamento "pesante" al Ronaldo interista per movenze, dribbling e fantasia con il pallone tra i piedi. Il resto della sua carriera ha raccontato una storia diversa: meno fiuto del gol, meno talento, maggiore discontinuità, ma comunque un elemento in grado di far la differenza.
La sua migliore stagione in Italia è stata proprio l'ultima con la Sampdoria, quando Giampaolo è stato in grado di cucirgli addosso un vestito tattico tale da esaltarne le caratteristiche di contropiedista, al fianco di una guida come Quagliarella. Per lui 11 gol, 9 assist e l'interessamento degli spagnoli, dove nella stagione di esordio ha collezionato 7 reti e due passaggi vincenti in 29 gare. Nell'attuale, invece, le possibilità di impiego si sono ridotte: solo sei presenze in Liga (1 gol e 1 assist), cinque in Europa League (2 e 2). A Firenze avrà la possibilità di rifarsi in un gruppo giovane e con un allenatore come Pioli che ha visto in lui il talento mancante per far rendere al massimo i neo-compagni Chiesa e Simeone. Il suo valore al fantacalcio non è stato ancora ufficializzato, riteniamo comunque possa aggirarsi tra i 25 e i 30 crediti.