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Mourinho rivela i suoi segreti: “Ecco come preparare una finale di coppa”

L’allenatore agli studenti dell’università di Scienze Motorie di Lisbona, ha raccontato la preparazione dell’ultimo successo in Europa League contro l’Ajax: “Tutti dicevano che l’Ajax giocava un bel calcio e che la bellezza del loro gioco e bla, bla, bla. Ho detto ai miei, per me, bello non è dare ai nostri avversari quello che vogliono. A Smalling ho detto ‘Con i tuoi piedi, saranno sicuri che non giocheremo palla dalla difesa’”
A cura di Marco Beltrami
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Una Coppa del Portogallo, una super coppa portoghese, 4 Coppe di Lega inglesi, 2 Community Shield, una Coppa d’Inghilterra, una Supercoppa italiana, una Coppa Italia, una Coppa di Spagna, una Supercoppa di Spagna, due tra Coppa Uefa e Europa League e due Champions. Basta questo palmares per evidenziare come José Mourinho sia un tecnico che sa come vincere le finali. Nella sua esperienza in panchina lo Special One ha dimostrato di essere un allenatore vincente, soprattutto nell'ultimo atto delle competizioni. Spesso i suoi atteggiamenti e le sue dichiarazioni hanno spostato l'attenzione dalle sue doti tattiche passate in secondo piano rispetto al carisma e appunto alla capacità comunicativa nello spogliatoio.

A lezione da Mourinho

Eppure l'allenatore portoghese è letteralmente maniacale nella preparazione delle partite, soprattutto quando queste sono decisive per la conquista del titolo. E' quanto traspare dalle lezioni che Mourinho sta tenendo presso l'università di Scienze Motorie di Lisbona, durante il master High Performance Football Coaching. Nei suoi corsi infatti il manager del Manchester United ha spiegato ai suoi studenti come si prepara tatticamente un match, utilizzando come esempio il più recente successo conquistato, ovvero quello in Europa League ai danni dell'Ajax.

L'analisi degli avversari

Prima della finale di Stoccolma, Mou ha analizzato nel migliore dei modi i match dei lancieri visionando un numero notevole di partite, per prendere nota delle loro caratteristiche: "Ho guardato otto partite dell'Ajax prima della finale. Di solito per un match di Premier League guardo 2-3 partite dei nostri avversari perché li conosco, in Europa è diverso – queste le parole riportate dalla rivista portoghese Tribuna Expresso – L'analisi degli avversari è fondamentale perché è inevitabile che il modo in cui giochiamo sia influenzato da come giocano le squadre rivali". 

La rivincita di Mou: "Tutti dicevano che l'Ajax giocava un bel calcio, bla, bla, bla"

Dalla preparazione, agli obiettivi fissati da Mourinho per bloccare il gioco degli avversari. Questo infatti sembrava il principale problema della vigilia in casa Red Devils, con l'allenatore che si è dimostrato estremamente pragmatico: "Abbiamo voluto creare instabilità. Gli abbiamo permesso di giocare da dietro, bloccando De Ligt, il loro difensore centrale, facendoli giocare attraverso Davinson Sanchez che ha avuto più problemi. Prepariamo meglio una partita quando siamo consapevoli delle nostre debolezze. Tutti dicevano che l’Ajax giocava un bel calcio e che la bellezza del loro gioco e bla, bla, bla".

I segreti dello Special per vincere l'Europa League

A Mourinho dunque l'estetica non interessava quanto ovviamente il risultato. Ecco allora le direttive per i propri calciatori, che sono stati spinti a prendere atto delle proprie debolezze per impedire agli olandesi di approfittarne. Grande sacrificio da parte di tutte le stelle dello United, Pogba compreso e una battuta sulle doti di Smalling, tutt'altro che un palleggiatore: "Ho detto ai miei giocatori che, per me, bello non è dare ai nostri avversari quello che vogliono. Quando siamo consapevoli delle nostre debolezze, prepariamo le partite ancora meglio. Ho anche scherzato con Smalling, gli ho detto: ‘Con i tuoi piedi, saranno sicuri che non giocheremo palla dalla difesa’. Ecco dove abbiamo vinto la partita. Durante la fase iniziale non abbiamo mai iniziato l’azione dai nostri difensori centrali ai nostri centrocampisti, perché sono grandi a recuperare palla e praticano un pressing alto. Nel nostro centrocampo non hanno recuperato la palla una volta. Se la palla non c’è, che cosa devono pressare? Abbiamo invertito il triangolo di centrocampo, mettendo ai lati Pogba e Herrera e alzando Fellaini: questo per adattarci al centrocampo dell'Ajax".

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