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Mourinho: remuntada possibile se giochiamo da Real. Ancelotti? Chiedete a lui

Lo Special One spinge il popolo blanco a credere nella più straordinaria ‘remuntada’, ribaltando il 4-1 di Dortmund. Sullo sfondo, le voci che vorrebbero Ancelotti sulla panchina del Real, le lamentele di Balotelli per i calci subiti e l’infortunio di Zanetti.
A cura di Alessio Pediglieri
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jose mourinho

E' effervescente Josè Mourinho nella conferenza stampa che avvicina il Real al ritorno di semifinale di Champions League contro il Borussia, dopo il 4-1 subito a Dortmund.
Lo Special One risponde alle domande sulla gara, sulla voglia delle merengues di conquistare la finalissima, il tentativo quasi impossibile per ottenere una storica ‘remuntada‘. Insomma, ordinaria amministrazione alla vigilia di una partita che, comunque finirà, segnerà la  stagione del Real e probabilmente anche quella del tecnico lusitano.

Sarà necessario vedere il miglior Real di sempre contro i terribili ragazzini di Klopp che arriveranno al Bernabeu con la voglia di sorprendere ancora una volta e guadagnarsi i galloni per la finalissima di Wembley.
"Rimonta? Dobbiamo giocare, cercare di fare subito un gol e poi provare a segnarne altri, bisogna pensare minuto per minuto, fino all'ultimo sospiro della partita – ha esordito lo Special One in conferenza stampa – Se giochiamo come a Dortmund non abbiamo speranze per passare il turno e nemmeno per vincere. Se giochiamo come sappiamo, con lo spirito di squadra che necessita una gara del genere, puo' succedere qualsiasi cosa".
Sull'approccio che i blancos dovranno avere, lo Special One non ha dubbi: non si potranno ripetere gli errori visti in Germania. Per il mondo madridista l'appuntamento con la Champions è atteso da troppo tempo e l'occasione è di quelle che non si possono fallire, anche se sarà maledettamente difficile ribaltare i pronostici. Non è tempo di rimpianti nè di pessimismo:

Il modo per motivare giocatori e il tifo e' raggiungere un risultato diverso da quello di Dortmund. I tifosi si motivano giocando bene e vincendo. Qualcuno puo' pensare che motivo la gente con video o parole, ma io lo faccio con i risultati

Fallimento nel vocabolario di Mourinho non esiste. E se dovesse arrivare una sconfitta o non riuscire a qualificarsi, per il tecnico non sara' un problema vitale: "Spero di avere almeno altri 10 anni per continuare a vincere, se non vinco ora non e' un problema. Ci sono grandi allenatori che non hanno mai vinto la Champions, io ne ho vinte gia' due. Praticamente in tutti i club di calcio, il successo e' il successo di tutti ed il fallimento e' il fallimento dell'allenatore. E' quasi in tutti i club, ad eccezione di alcuni speciali.
Il fallimento e' il fallimento dell'allenatore. Per questo motivo il record dei 100 punti, la stagione passata nella Liga spagnola, e' del Real Madrid e se non arriviamo alla finale di Champions sara' il mio fallimento. La partita che abbiamo fatto a Dortmund e' stata troppo insufficiente per pensare che facendo la stessa cosa possiamo avere delle possibilita' di passare il turno".
La vigilia scorre serena, la squadra a sentire Mourinho e' unita per tentare di arrivare all'impresa:

Nessun giocatore e' saltato fuori dalla barca. Tutti stanno sulla barca, tutti vogliono giocare, ed e' questo che mi da' fiducia e mi rassicura in vista della partita. Sappiamo che domani cominciamo dall'1-4 ed e' complicato utilizzare la matematica per giustificare che ancora abbiamo delle possibilita‘.

Poigli occhi del portoghese si accendono immediatamente davanti ad altri argomenti, che lo solleticano maggiormente della solita vigilia pre partita. Il primo sussulto arriva davanti ad una domanda che inserisce due nomi tra loro diversi, legati al passato del portoghese. Due nomi che per Mourinho risultato oggi incompatibili: Mario Balotelli e Javier Zanetti.
Il primo, oramai fulcro del tifo rossonero che ieri si era lamentato del trattamento subito sui campi di serie A, tra spinte e calci senza avere una adeguata tutela arbitrale; il secondo, protagonista suo malgrado di un bruttissimo infortunio al tendine d'Achille che ha commosso il mondo del calcio.
"Balotelli e Zanetti nella stessa domanda?" ha chiosato lo Special One "Non posso rispondere: o mi fai una domanda su Balotelli o una su Zanetti. Certo che ho sentito Javier, al telefono, e gli ho detto che tornerà a giocare. E' preparato a tutto".

Il secondo momento clou arriva, puntualmente, sulle questioni di mercato, soprattutto per ciò che riguarda la panchina ‘blanca' e il nome di Ancelotti oramai avvicinato prepotentemente al Real Madrid. "Contatti tra Real e Ancelotti? Chiedete ad Ancelotti non a me. Domani e' la partita piu' importante della storia del Madrid negli ultimi dieci anni e non credo sia la mia ultima. La gara di Dortmund l'abbiamo giocata come fosse un'amichevole e questo mi fa molto arrabbiare. Allenare il Portogallo ai Mondiali 2014? E' impossibile".

Prima c'è una finale da raggiungere.

 

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