Moscardelli, che stangata: 5 giornate di squalifica

Cinque giornate di squalifica a sei turni dal termine della stagione. Per Davide Moscardelli e per il Lecce è davvero una mazzata: l'ex attaccante del Bologna, uno dei calciatori più social e amati dalla Rete (sia per le prodezze balistiche sia per la barba divenuta un'icona), è stato punito severamente per aver rifilato una gomitata a un avversario durante l'ultimo incontro di campionato di Lega Pro contro il Catanzaro. Quella partita s'è abbattuta sulle ambizioni dei salentini come un ciclone: sconfitta per 2-1, altri tre calciatori finiti sotto la doccia in anticipo a margine di un match ad alta tensione.
Un brutto sogno a occhi aperti. Un incubo per il calciatore e una vera iattura per la società pugliese che ha perso – ancora una volta – terreno prezioso in classifica. Quando Moscardelli s'è visto avvicinare il direttore di gara che brandiva il cartellino rosso è rimasto allibito: fuori dopo una decina di minuti, stentava a crederci. Non gli era mai capitata una cosa del genere. "Rovinare il lavoro e sacrificio di un anno, aspettative di una città intera da una persona incompetente, arrogante e irrispettosa #vergogna", ha scritto un tweet pubblicato sul proprio account ufficiale a discolpa di quanto accaduto.
Cosa aveva mai fatto di così male? Secondo il Giudice Sportivo s'è trattato di un gesto molto grave e meritevole di una sanzione esemplare: "per aver colpito con una gomitata al mento un avversario disinteressandosi del pallone; espulso, avvicinava l’arbitro e gli rivolgeva una frase ingiuriosa ed offensiva – si legge nel comunicato -, uscendo dal terreno di gioco si toglieva la maglia lanciandola per terra reiterando frasi offensive nei confronti dell’arbitro".