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Morto Enrique de Castro González: chi era Quini, il bomber che giocò con Maradona

Enrique de Castro González è morto per un infarto a 68 anni. Era un’icona del calcio iberico: attaccante fortissimo, aveva indossato le maglie dello Sporting Gijon e del Barcellona vincendo per ben 5 volte il titolo della classifica cannonieri. Nel 1981 fu protagonista di un bruttissimo episodio di cronaca: venne rapito al termine di una gara di campionato e poi liberato dalla polizia dopo circa un mese.
A cura di Maurizio De Santis
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Il calcio spagnolo e internazionale in lutto per la morte di Enrique de Castro González, ex calciatore di Sporting Gijon e Barcellona. Aveva 68 anni e un infarto gli è stato fatale mentre si trovava nei pressi della sua abitazione. Era per strada quando è stato sorpreso dal malore: soccorso dai passanti che s'erano accorti della gravità delle sue condizioni, Quini (così era stato ribattezzato dai tifosi) è deceduto in ospedale nonostante il tentativo dei medici di salvargli la vita. Originario di Oviedo, nelle Asturie, Castro era considerato un'icona del football iberico: nel ruolo di attaccante fu uno dei migliori tanto da conquistare per ben 5 volte (1974, 1976, 1980, 1981, 1982) il titolo di ‘Pichichi' (vincitore della classifica marcatori) del massimo campionato, impresa che lo ha consacrato al fianco di giocatori del calibro di Zarra (6 volte sul trono dei cannonieri), Di Stefano e Hugo Sánchez.

La carriera in 2 club. Castro ha indossato solo due maglie: quella dello Sporting e dei blaugrana, tra le fila dei catalani (dal 1980 al 1984, 99 presenze e 51 gol) fu una delle colonne della squadra assieme a Diego Armando Maradona, l'ex Pibe de Oro che lasciata la Spagna avrebbe trascinato il Napoli allo scudetto e l'Argentina alla vittoria del Mondiale in Messico. E' con il club asturiano che ha scritto le pagine più belle della sua carriera in due momenti differenti: dal 1968 al 1980 (287 presenze, 148 gol) e poi dal 1984 al 1987 (61 presenze, 17 gol) quando decise di appendere le scarpette al chiodo per poi ricoprire un incarico dirigenziale all'interno della società.

Con le Furie Rosse. Quini ha vestito anche la casacca delle ‘Furie Rosse' (35 convocazioni, 8 reti) partecipando all'edizione della Coppa del Mondo del 1982, quella vinta dall'Italia di Bearzot. Nel suo palmares figurano 2 Coppe del Re (1981/1983), 1 Coppa della Liga (1983), 1 Supercoppa di Spagna (84) e 1 Europea (1982).

Il sequestro shock. La storia sportiva di Enrique Castro s'incrocia anche con un fatto di cronaca molto raccapricciante che lo riguardò direttamente. Il 1º marzo 1981, poche ore dopo aver segnato una tripletta all'Hércules (il Barcellona vinse la gara di campionato con un rotondo 6-0) Quini venne rapito da due uomini che lo tennero in ostaggio per circa un mese e venne liberato il 25 marzo in seguito a un'operazione di polizia che ritrovò l'ex calciatore nei pressi di Saragozza. La sua assenza fu pesantissima per il Barça che senza l'apporto del bomber perse terreno in classifica e vide sfumare il titolo.

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