Moratti: “Non ho cambiato idea, c’è volontà di colpire”

"Non ho cambiato idea, che poi sia arrabbiato o no, non ho cambiato idea". All'indomani della sconfitta contro l'Atalanta, il presidente dell'Inter, Massimo Moratti ha confermato le accuse, pesantissime, nei confronti della classe arbitrale. Anzi, ha rincarato la dose. "No, non credo proprio di dover spiegare meglio. Basta vedere come sta andando questo campionato e soprattutto nei nostri riguardi. Quindi, quando c'è una volontà di colpire, comunque lo si fa – aggiunge il numero uno nerazzurro -. Nel dubbio il rigore su Rocchi non si dà, nel non-dubbio – perché non è esistito niente – il rigore contro di noi si dà. E comunque è da 21 giornate che non vediamo un rigore".
Bonolis ha parlato di un disegno per favorire la qualificazione del Milan alla prossima Champions League. Moratti replica amaro.
Io non sono Bonolis, quindi… Credo che debba Bonolis poi rispondere a questo e al Milan. Ognuno può avere una sua opinione, come io ho la mia sul fatto del danneggiamento costante. E lui può avere quella. Siamo in un Paese libero in cui si possono dire queste cose.
No a proteste clamorose come schierare la formazione Primavera nelle prossime partite.
Aiutare ancora di più no…
Infine, una riflessione sulla rimonta subita dalla squadra.
Non bisogna essere così fragili perché altrimenti è troppo facile. Addio definitivo alla Champions? Penso che sia difficile. C'è il rischio di qualche cessione? Adesso non è il momento di parlare di queste cose.
La replica di Nicchi (Aia). "Gli arbitri sono atleti, che sbagliano come tutti. Una cosa è certa al 110%: la loro assoluta buona fede. Chi non ha fiducia nelle componenti federali non può fare calcio".