Moratti: “Che errore fu prendere Benitez all’Inter”
Questione di feeling che non è mai sbocciato. Questione di un'eredità pesante e ingombrante (Mourinho e l'epopea del triplete) che Rafa Benitez si ritrovò sulle spalle. Questione di una società che aveva investito tutte le proprie risorse con il portoghese in panchina, toccato l'apice e poi deciso che su quei livelli economici non era più possibile restare. L'esperienza dell'ex manager del Liverpool sulla panchina nerazzurra durò pochissimo e fu abbastanza travagliata, complice anche la diffidenza di buona parte del gruppo (Materazzi in testa): finì male, con un esonero e un allenatore che andò via senza lesinare critiche al club e alle scelte fatte. A distanza di anni l'ex presidente, Massimo Moratti, ha definito quella decisione "un errore".
Fu sbagliato puntare tutto sullo spagnolo, concetto espresso nel corso della presentazione del libro – ‘Combattere da uomo' – dell'ex difensore nerazzurro, Ivan Ramiro Cordoba. "Benitez è un ottimo professionista – ha ammesso Moratti – ma c'era troppa differenza dal punto di vista comunicativo e da quello dei rapporti. Abbiamo sbagliato a sceglierlo come allenatore. Nell'ambiente era venuto a mancare l'entusiasmo, cosa fondamentale perché è la cose che spesso fa vincere. Fu per questa ragione che iniziai a seguire con attenzione Leonardo, uno dei migliori tecnici che ho avuto. Persona intelligente e soprattutto bravo sia come allenatore sia come dirigente".
Ultimo riferimento all'attualità e, in particolare, alle voci che lo vorrebbero di nuovo al timone dell'Inter: "Credo che Thohir stia portando avanti le sue cose per mettere in condizione l'Inter di essere competitiva – ha concluso l'ex presidente, Moratti -. Escludo di poter tornare ad avere un ruolo operativo di primo piano, non sarebbe giusto per chi c'è adesso e rischierei di creare difficoltà".