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Monza, parla Berlusconi: “Giovani, puliti, italiani e quando si fa fallo si chieda scusa”

Silvio Berlusconi si è insediato a capo del Monza e ha diramato le direttive di comportamento che pretenderà da ogni suo giocatore: viso pulito, senza barba folta e nemmeno piercing o tatuaggi: “Voglio una squadra giovane e italiana e quando si commette fallo voglio che i giocatori chiedano scusa all’avversario”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Un esempio di virtù, di sportività all'insegna dell'italianità e della correttezza. Il diktat del neo presidente del Monza Calcio, Silvio Berlusconi è stato dettato quest'oggi. L'ex proprietario del Milan che è ritornato nel mondo del calcio con l'acquisto del club brianzolo ha spiegato senza indugio alcuno cosa si aspetta della sua nuova avventura.

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Giocatori avvisati e quindi senza scusanti. Berlusconi pretenderà che la rosa sia un esempio assoluto di correttezza e senza che nessuno si presenti in campo e fuori senza un aspetto ritenuto consono. E a tal riguardo i riferimenti a tatuaggi, barbe lunge da hipster, orecchini e quant'altro non sono stati lanciati a caso.

Giovani e italiani.Con il Monza abbiamo in mente un programma particolare” – ha dichiarato Berlusconi  a margine di un convegno di natura politica. “Sarà una squadra giovane e tutta composta da giocatori italiani, tutti ragazzi”. In pratica, si poterebbe chiosare il "Monza ai monzesi", sul vecchio slogan del ‘Milan ai milanisti' che nell ‘era di Berlusconi con Galliani diede una impronta storica al club rossonero.

Capelli gratis. L’ex premier è poi entrato nel merito, con ironia ma non troppo, perché venga preso sul serio dai diretti interessati. Berlusconi ha parlato della capigliatura dei calciatori che faranno parte della rosa biancorossa dando un taglio con le mode del momento: “Dovranno avere i capelli in ordine, c’è già un parrucchiere di Monza che ha detto farà i capelli gratis a tutti. Nessuna scusa"

Niente barba e niente tatuaggi, così come non dovranno portare orgogliosamente orecchini vari.

Scuse e bella scrittura. Le regole di Berlusconi continuano, dal campo al rapporto con i tifosi sognando un club che si evidenzi non solo per i risultati che otterrà con impegno e dedizione ma anche come modello da seguire per i più giovani e non solo. "Saranno un esempio di correttezza in campo: si scuseranno con gli avversari in caso di fallo e tratteranno l’arbitro come un signore. Se richiesto l’autografo non faranno schizzi, ma scriveranno bene nome e cognome e andranno sempre in giro vestiti con sobrietà e a modo. Voglio qualcosa di diverso dal calcio attuale

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