Montoya, che bidone: mai schierato in campo finora
Quando arrivò in Italia, all'Inter, Montoya si presentò con una gaffe incredibile: nemmeno aveva iniziato la sua avventura in nerazzurro che già pensava di rientrare in Spagna, tra le fila di quale Barcellona che lo aveva lasciato partire perché Luis Enrique nemmeno lo vedeva… "Spero di tornare al Barcellona al termine del prestito biennale (con diritto di riscatto, ndr)", così disse Martin, 24 anni, laterale destro (in difesa oppure spostato a centrocampo) sbarcato in Serie A nell'estate scorsa. Partito col piede sbagliato, finora gli è andata malissimo: Mancini ne ha già messo il nome in lista di sbarco, attende solo la finestra del mercato di gennaio di per privarsi di lui. In campo, almeno in gare ufficiali, non s'è mai visto. Nell'amichevole con il Lecco è stato tra i peggiori. Solo panchina finora e zero minuti giocati a tutto beneficio di Santon che, per quanto non scaldi il cuore del tecnico, è preferito allo spagnolo considerato un ingaggio flop.
Situazione difficile per l'ex catalano anche a causa dell'accordo sancito tra nerazzurri e Barça in sede di trattativa: dovesse giocare il 33% del complesso di partite stagionali dell'Inter, il diritto di riscatto a margine del prestito biennale diverrebbe obbligo con un esborso di 7.3 milioni: 1.3 già versati per chiudere l'operazione, oltre ai 6 che andrebbero pagati per sancirne il trasferimento definitivo.
In Serie A, tra i calciatori di fascia medio/alta, c'è un altro caso abbastanza clamoroso in casa interista. Situazione quasi simile a quella di Montoya: Ljajic, ex Fiorentina e Roma, è sceso sul rettangolo verde per un totale di 58 minuti in 3 presenze accumulate. Meno di un'ora, meno di una gara intera. Spiccioli di match, una ventina di minuti a incontro senza pretese, con la giustificazione dell'infortunio che spiega solo in parte la diffidenza da parte di Mancini nei confronti dell'esterno d'attacco serbo che a Milano era giunto per rilanciarsi.
Montoya e Ljajic sono in ‘buona' compagnia. Accanto a loro c'è Mirko Valdifiori del Napoli: giunto sotto il Vesuvio come uomo di Sarri, pedina chiave del tecnico a Empoli, è stato proprio l'allenatore a sacrificarlo per cambiare modulo. Da quando lo ha fatto, la squadra ha iniziato a girare e a vincere con Jorginho in cabina di regia. Per l'ex mediano dei toscani sono 275 i minuti giocati finora. Un po' di meno (228) quelli che hanno visto all'opera l'ex Atletico Madrid, Mario Suarez: doveva essere il perno del centrocampo viola, Vecino e Badelj gli hanno soffiato il posto e Paulo Sousa non sembra intenzionato a cambiare. Che fine ha fatto Alex Sandro? Se lo chiedono a Torino dove l'ex Porto (pagato 26 milioni dalla Juventus) finora ha giocato 195 minuti (compresi i 14 in Champions contro il Siviglia).
