Mondiali, il c.t. Sabella lascerà l’Argentina dopo la finale

Colpo di scena a quarantotto ore da Germania-Argentina: il commissario tecnico dell'Albicelestre Alejandro Sabella lascerà la guida della nazionale, qualunque sia l'esito della finalissima per il titolo iridato. Lo ha detto il procuratore dell'allenatore argentino, intervistato dal quotidiano sudamericano Olé. "Andrà via, accada quel che accada", ha detto Eugenio Lopez, agente del commissario tecnico, "Andrà via perché è terminato un ciclo in ogni caso. Aveva già deciso di andare via, sia se dovesse vincere il Mondiale, sia se dovesse perderlo. Lo ha sempre detto, anche prima della competizione che al termine di questa avventura avrebbe lasciato. Poi, certo, si può sempre cambiare idea. Ma al momento non credo".

Parole che gettano un po' di ombra sulla finalissima, che Sabella dunque vivrà come ultima panchina. Non è però difficile comprendere i motivi che lo hanno portato a questa decisione: in patria, era stato ferocemente criticato per l'esclusione dalla rosa di Tevez prima e per il brutto gioco espresso poi. Ma i risultati sono tutti dalla sua parte: vittorie sofferte, ma pur sempre vittorie. E l'Argentina, che è diventata favorita solo nel lungo corso, dopo i "suicidi" delle europee (Spagna, Inghilterra ed Italia già nei gironi, poi la Francia ai quarti) e la clamorosa Caporetto del Brasile, umiliato per 7-1 in semifinale. Insomma, la sua soddisfazione Sabella l'ha già avuta: portare una squadra in cui credevano in pochi fino alla finalissima. E che adesso può vincere il suo terzo titolo iridato, dopo quello del 1978 e del 1986. Contro l'avversario che scippò all'ultima, grande, Argentina il titolo ad Italia 90.