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Mondiali: Honduras-Svizzera 0-3, la tripletta di Shaquiri vale l’ottavo e la sfida con Leo Messi

Nello stesso stadio che ha ospitato l’unica vittoria dell’Italia, la Svizzera conquista il biglietto per gli ottavi di finale, grazie alla straordinaria prova del suo centrocampista.
A cura di Alberto Pucci
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Manaus si colora di rosso e si prepara ad una notte di festa. La Svizzera festeggia il "pass" per l'ottavo di finale, che sarà contro l'Argentina, dopo la vittoria netta sull'Honduras. Contro la squadra centroamericana, che non ha mai vinto un incontro ai Mondiali, l'undici di Hitzfeld ha fatto valere il maggior tasso tecnico nell'arco dei novanta minuti, chiusi sul 3 a 0 grazie alla tripletta di Shaquiri. Esattamente come quattro anni fa, gli elvetici si sono giocati il tutto per tutto nell'ultima gara contro l'Honduras. In Sudafrica finì con un pareggio senza reti che eliminò la squadra svizzera. Il film del match, proiettato nella rovente sala brasiliana, è stato invece molto diverso da quello visto nel 2010. Serviva una vittoria all'ex tecnico del Bayern Monaco. Tre punti per tenere dietro la flebile speranza honduregna e guadagnarsi la sfida stellare contro Leo Messi e la sua Argentina. Obiettivo centrato per gli svizzeri, reduci dalla "manita" francese nei novanta minuti di Salvador de Bahia: una sconfitta pesante che ha avuto il merito di ricompattare la squadra e darle la grinta giusta per passare indenni dall'incrocio con l'Honduras.

Illusione Costly, garanzia Shaquiri – I due uomini più attesi erano senza dubbio Carlo Costly, attaccante dell'Honduras, e Xherdan Shaqiri, centrocampista svizzero in forza al Bayern Monaco. Il duello, impari, è durato solo quaranta minuti: tempo di apprezzare la doppietta dell'elvetico (che, nel secondo tempo ne farà un altro) e di mettere a referto l'infortunio che ha tolto dal campo l'honduregno. Per Costly, in gol nella sfida persa contro l'Ecuador, il Mondiale si è chiuso nel peggiore dei modi. L'idolo del popolo dell'Honduras, famoso per la sua finta chiamata "Costlynha", non è riuscito nel miracolo di portare i suoi oltre il girone. Obiettivo, invece, centrato da Shaquiri che, quattro anni fa, fece il debutto nel Mondiale proprio contro i centroamericani. "Questa volta sarà diverso e sono convinto che riusciremo a vincere", aveva dichiarato dopo il triplice fischio finale della partita contro la Francia. La strada verso i quarti di finale, da adesso in poi, sarà in salita. Ad attendere il gioiellino rossocrociato, nell'ottavo di finale, ci sarà l'Albiceleste di Sabella: squadra favorita per la conquista di questa Coppa del Mondo. Per la retroguardia elvetica, la più perforata in questo Mondiale, un impegno decisamente proibitivo.

Le trappole di un girone equilibrato – Esclusa la Francia, meritatamente passata come prima nel raggruppamento, le altre tre squadre hanno avuto le stesse chance di conquistare un posto tra le grandi del calcio mondiale. Honduras ed Ecuador hanno, infatti, dato del filo da torcere alla Svizzera di Hitzfield che, giova ricordarlo, ha rischiato molto anche per la differenza reti che, fino alla sfida contro i "Los Catrachos", era a favore dell'Ecuador. Francia-Nigeria e Argentina-Svizzera saranno due partite tutte da gustare. I pronostici parlano a favore di francesi e argentini, ma le avversarie (senza nulla da perdere) giocheranno a viso aperto per tentare di allungare il sogno al quarto di finale. Sarà interessante assistere allo scontro tra Leo Messi e Xherdan Shaqiri: una sfida nella sfida tra la "Pulce" del Barcellona ed il talentuoso giocatore del Bayern Monaco. Una rivincita per l'argentino, già affondato dal rivale nel doppio confronto di Champions League nella stagione 2012/2013.

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