Mondiali, continuano le polemiche per l’edizione del 2022 in Qatar

Mentre l'edizione brasiliana continua a regalare emozioni, quella che si svolgerà in Qatar, nel 2022, continua ad essere al centro di polemiche roventi. Mentre Joseph Blatter, tra accuse di corruzione e di favoritismi vari, prova a fare da pompiere ("Chi ci accusa è un razzista!"), Florentino Perez e Sandro Rosell, rispettivamente numeri uno di Real Madrid e Barcellona, tremano di fronte all'accusa mossa da France Football. Il magazine francese ha, infatti, pubblicato un dettagliato reportage sulle presunte manovre poco pulite per l'assegnazione del mondiale al Qatar, citando anche i due massimi dirigenti spagnoli. Secondo i colleghi transalpini, Qatar e Spagna si museo d'accordo per sostenersi a vicenda per le due candidature (quella per il 2018 e quella del Qatar per il 2022) e convincere le federazioni sudamericane, decisive per la vittoria finale, a firmare per l'assegnazione della Coppa del Mondo al paese qatariota. Alla luce di queste accuse, qualcuno avrebbe anche insinuato accordi strani in merito alla sponsorizzazione Qatar Foundation, sulle maglie del Barcellona, e ad alcuni appalti "particolari" vinti dalle società di Florentino Perez. La bufera intorno all'edizione 2022, continua quindi a tener viva l'attenzione di Fifa ed Uefa. A questo proposito, qualche giorno fa, è intervenuto anche Michel Platini: "Se verrà dimostrata la corruzione, dovranno esserci sanzioni e una nuova votazione". Australia ed Inghilterra, che nei giorni scorsi hanno dato la loro disponibilità a prendere il posto del Qatar, rimangono alla finestra e sperano in una nuova votazione.