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Mondiali, Belgio-Usa 2-1: De Bruyne-Lukaku e nei supplementari Stati Uniti ko (foto)

Accade tutto nei supplementari dopo 90 minuti a reti inviolate. Prima De Bruyne, poi Lukaku, infine il gol della bandiera di Green. Migliori in campo i due portieri spesso decisivi. E adesso sarà Argentina-Belgio.
A cura di Alessio Pediglieri
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Ennesimo ottavo di finale spettacolare e ancora una volta una partita bellissima che è finita ai supplementari con il Belgio di Wilmots che deve attendere l'extra time per avere la meglio di una nazionale americana mai doma fino alla fine. Gli USA hanno resistito per i 90 minuti regolamentari prima di soccombere 2-1 e sono dovuti capitolare nel primo tempo supplementare quando un uno-due sull'asse De Bruyne-Lukaku ha spezzato gli equilibri in favore dei Diavoli Rossi che approdano così ai quarti di finale dove incontreranno l'Argentina di Leo Messi. Gran partita con protagonisti assoluti i due portieri: Howard per gli Stati Uniti che ha salvato la propria porta in diverse occasioni durante la gara e Courtois decisivo nei minuti finali quando sul forcing americano ha chiuso la propria porta. Bravissimi i due CT che hanno saputo leggere benissimo la partita: Wilmots ha messo in campo nell'extra time Lukaku, un autentico crack con assist e gol, mentre Klinsmann ha inserito Green autore del go della speranza americana. Risultato giusto, i Diavoi hanno meritato il passaggio ai quarti ma gli Stati Uniti sono usciti a testa altissima.

Squadre allo specchio, tanta tattica iniziale

Wilmots mischia le carte in avanti per cercare di sorprendere la squadra di Klinsmann e in avanti lascia in panchina Lukaku inserendo dal primo minuti il giovane Origi. Gli Stati Uniti si affidano al classico 11 titolare e sperano in una nuova impresa per accedere ai quarti cercando di contenere la foga dei belgi che hanno molta più qualità in campo e godono dei favori del pronostico. Due squadre speculari in campo con un doppio 4-3-3 e uno spirito offensivo che permette di far vedere nei primi minuti di gioco ritmi veloci e spettacolo. Sia gli USA che il Belgio provano a scavalcare spesso il centrocampo con lanci lunghi per sfruttare la velocità dei rispettivi esterni.

Fiammate a metà primo tempo

Gli Stati Uniti provano a fare la gara ma è il Belgio a mantenere maggiormente il possesso della palla e a rendersi più pericoloso soprattutto nelle ripartenze veloci. Per Klinsmann, comunque, tanto lavoro in difesa dove cambia spesso Besler e Gonzalez nelle marcature centrali. Non a caso gli americani si affidano spesso a falli tattici per evitare il peggio ma gli USA faticano molto soprattutto a centrocampo anche se Howard per i primi 20 minuti non è mai chiamato all'intervento. Lo è invece Courtois al 21′ minuto quando Dempsey e Bradley fraseggiano dal limite e l'ex romanista impegna l'estremo belga in una non difficile parata. La gara si accende nella fase centrale con gli Stati Uniti che sembrano aver preso le misure ai belgi che sfruttano il contropiede in velocità. Su una ripartenza, De Bruyne si divora la palla del vantaggio, davanti a Howard, calciando a lato.

Belgio di squadra, USA coi singoli

Al 32′ Klinsmann è costretto al cambio forzato per un problema muscolare a Johnson per un problema muscolare e mette in campo Yedlin che si sistema subito sull'out difensivo destro. Il Belgio soffre un po' troppo davanti alla propria area di rigore ma gli uomini di Wilmots quando partono palla al piede sembrano inarrestabili. Chiude bene però la retroguardia americana sempre attenta che non permette che tiri pericolosi arrivino a Howard. Funzionano comunque molto bene le ali: Hazard a sinistra e Mertens a destra che mantengono costante pressione offensiva. Il Belgio gioca più di collettivo, gli Stati Uniti si affidano ai colpi dei singoli, convincendo meno. Ma i Diavoli Rossi non sfondano nei primi 45 minuti e la gara rimane in assoluto equilibrio: 0-0 all'intervallo.

Forcing belga, Usa alle corde

Parte benissimo il Belgio con Mertens che scalda subito i guanti a Howard nei minuti iniziali del secondo tempo dove non cambia il filo conduttore della partita: Belgio che fa la gara sfruttando ogni elemento del proprio collettivo, Stati Uniti che effettivamente fanno fatica a contenere la pressione costante e costruire qualche azione in contropiede. Così il pressing dei Diavoli rossi aumenta e Origi sfiora per due volte il vantaggio ma anche quando riesce a superare Howard, gli USA vengono salvati dalla traversa. Wilmots prova a crederci e inserisce forze nuove offensive con Mirallas al posto di un ottimo ma stremato Mertens.

Il Miracoloso Howard

Con il passare dei minuti sale ancora la voglia del Belgio di trovare il vantaggio – che sarebbe anche meritato – ma la fase difensiva degli Stati Uniti è quasi perfetta e laddove non ci arrivano i difensori ci pensa Howard che si supera in più di una occasione su Origi, bravissimo a crearsi le opportunità giuste ma troppo impreciso in fase conclusiva. Sempre l'estremo difensivo americano al 75′ si erge ancora a barriera assoluta anche davanti a Mirallas sfuggito in area di rigore, mettendoci un piede su un tiro a botta sicura e poi i pugni contro Hazard due minuti più tardi. E' un monologo belga per tutta la ripresa ma gli USA di Klinsmann restano uniti e compatti davanti alla propria area di rigore e provano a pungere in contropiede cercando di beffare la non perfetta retroguardia belga che proprio al 93′ rischia grossissimo quando Wondolowski si divora la più facile delle occasioni da solo di fronte a Courtois.

Supplementari letali per gli USA

Nel primo supplementare Wilmots sostitusce l'ottimo ma inconcludente Origi per Lukaku e viene subito ripagato perchè il giocatore del Chelsea fugge sulla destra e in area di rigore trova de Bryne che si libera dalla marcatura e supera con un diagonale imprendibile Howard che  questa volta nulla può. Ottima lettura di partita da parte del Ct che trova la chiave giusta di lettura con gli USA oramai sulle gambe e con Lukaku ancora protagonista a fine primo supplementare quando De Bruyne gli ricambia il favore e gli offre l'assist per il raddoppio. Ci prova anche Klinsmann a dire il vero, con l'inserimento di Green al 107′ e anche il nuovo entrato made in USA riesce nell'impresa di andare subito in gol e riaprire la partita. Ma non c'è più tempo, ai quarti ci vanno i Diavoli di Wilmots

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