Mondiali: Argentina-Bosnia a mezzanotte ora italiana. Probabili formazioni, ultime news sul debutto a Brasile 2014 (foto)

L’Argentina per molti è la favorita del Mondiale. I brasiliani stanno pregando perché non vogliono affrontare Messi e soci nella finalissima del 13 luglio, perché in caso di sconfitta si ripeterebbe il dolorosissimo ‘Maracanazo’ dopo sessantaquattro anni. Sabella, un allenatore esperto, come Scolari ha puntato su un blocco fisso e con questi calciatori sta giocando praticamente da due anni. Leo Messi a Brasile 2014 dovrà dimostrare di saper trascinare i suoi compagni quando il gioco si farà duro. Se Messi dimostrerà di essere un leader potrà realmente pensare di essere forte quanto Maradona, che aspetta con ansia il trionfo Mondiale del suo erede. L’Argentina è una squadra molto esperta con calciatori fortissimi, abituati a vincere come Zabaleta, Aguero, Di Maria, Lavezzi, Mascherano e naturalmente Messi. Ma Sabella ha un grosso problema: il portiere. Romero e Andujar, che quest’anno hanno fatto panchina, non sono affatto affidabili.
Leo Messi la stella di Sabella
Erede e discepolo di Maradona Leo Messi al Mondiale brasiliano cerca la definitiva consacrazione. Se la ‘Pulce’ riuscirà a trascinare la sua squadra sul tetto del mondo Messi diventerà il miglior giocatore di tutti i tempi. I suoi numeri con il Barcellona e con la Nazionale sono fantasmagorici, ma c’è una macchia da cancellare perché Messi ai Mondiali in otto partite non è mai riuscito a segnare. Nel 2006 in un fragoroso 6-0 con la Serbia Montenegro andarono in gol tutti tranne lui, quattro anni fa Maradona lo mise nella posizione dietro all’unica punta, in pratica Messi giocò nella posizione che il ‘Pibe’ occupò nell’86 e nel’90. Leo fu sfortunato contro la Nigeria, trovò un super Enyeama, ma poi non riuscì mai ad essere decisivo. Il primo gol Mondiale arriverà perché le avversarie della Seleccion non sono stellari, ma Messi forse adesso pensa più al gol decisivo in finale.
La rosa dell'Argentina
Portieri: Mariano Andujar (Catania); Agustin Orion (Boca Juniors), Sergio Romero (Monaco); Difensori: José Basanta (Monterrey), Hugo Campagnaro (Inter), Martin Demichelis (Manchester City); Federico Fernandez (Napoli), Ezequeil Garay (Benfica), Marcos Rojo (Sporting Lisbona), Pablo Zabaleta (Manchester City); Centrocampisti: Ricardo Alvarez (Inter), Lucas Biglia (Lazio), Angel Di Maria (Real Madrid), Augusto Fernandez (Celta Vigo), Fernando Gago (Boca Juniors), Javier Mascherano (Barcellona), Enzo Perez (Benfica), Maxi Rodriguez (Newell’s Old Boys). Attaccanti: Sergio Aguero (Manchester City), Gonzalo Higuain (Napoli), Ezequeil Lavezzi (Paris Saint Germain), Leo Messi (Barcellona), Rodrigo Palacio (Inter).
Lo schema dell'Argentina di Sabella
Basando tutto il suo gioco su Messi l’Argentina ha un modulo diverso rispetto a quello delle altre squadre, anche se sulla carta Sabella giocherà con un finto 4-2-3-1. Di Maria e Aguero, se starà bene, con Higuaìn e Messi formano un poker di attaccanti straordinario. In difesa con l’ottimo Garay ci saranno Zabaleta e Fernandez e Rojo. In porta giocherà l’ex sampdoriano Romero, che in stagione ha fatto la riserva al Monaco.
La Bosnia è l’unica nazionale esordiente al Mondiale. La squadra di Dzeko, Pjanic e Lulic centrando la qualificazione ha realizzato un’autentica impresa. Perché la Bosnia, paese giovane che giocò le Qualificazioni ai Mondiali per la prima volta per Francia ’98, è un paese che ha appena tre milioni e settecento mila abitanti. Praticamente un terzo di Parigi e poco più della metà dell’intera regione Lazio. Susic dalla panchina è stato l’artefice della qualificazione, che non sarebbe potuta arrivare senza l’estro di Pjanic e i gol di Dzeko ed Ibisevic. La dea bandata ha dato una mano alla Bosnia, collocata in un girone tutto sommato abbordabile. Perché dopo aver esordito contro l’Argentina i ragazzi di Susic sfideranno la Nigeria e l’Iran. L’obiettivo è il secondo posto del girone che garantirebbe gli ottavi di finale.
Dzeko e Pjanic le stelle della Bosnia
Edin Dzeko è il calciatore più forte e rappresentativo della Nazionale bosniaca con cui ha realizzato 35 reti in 62 partite. L’attaccante del Manchester City ha una forza fisica straordinaria, ma in questa stagione con Pellegrini ha migliorato moltissimo anche la sua tecnica. Naturalmente se si parla di stelle bosniache non si può non citare Miralem Pjanic. Il ventiquattrenne centrocampista della Roma, che in lacrime festeggiò la qualificazione al Mondiale, è uno dei giocatori più forti nel suo ruolo e con ogni probabilità in Brasile mosterà tutte le sue enormi qualità.
La rosa della Bosnia
Portieri: Asmir Begovic (Stoke City), Jasmin Fejzic (Aalen), Asmir Avdukic (Borac Banja Luka); Difensori: Ermin Bicakcic (Braunschweig), Sead Kolasinac (Schalke), Emir Spahic (Bayer Leverkusen), Toni Sunjic (Zorva Lugansk), Ognjen Vranjes (Elazingspor); Centrocampisti: Muhamed Besic (Ferencvaros), Anel Hadzic (Sturm Graz), Izet Hajrovic (Galatasaray), Senijad Ibricic (Erciyesspor), Senad Lulic (Lazio), Haris Medunjanin (Gaziantepspor), Zvjezdan Misimovic (Guizhour Renhe), Mensur Mujdza (Friburgo), Miralem Pjanic (Roma), Sejad Salohovic (Hoffenheim), Tino Susic (Hajduk Spalato), Avdija Vrsaljevic (Hajduk Spalato); Attaccanti: Edin Dzeko (Manchester City), Vedad Ibisevic (Stoccarda), Edin Visca (Istanbul BB).
Lo schema di Susic
Safet Susic come molti allenatori dell’ex Jugoslavia è un personaggio molto particolare. Da calciatore dopo aver disputato il Mundial dell’82 firmò due contratti: uno con il Torino e uno con il Paris Saint Germain, squadra con cui poi giocò per otto stagioni. E con il suo carattere particolare è riuscito a dare un grande spirito ai suoi ragazzi che alternano vari moduli. I soli sei difensori convocati fanno pensare ad una possibile difesa a tre, con un foltissimo centrocampo che deve difendere e far arrivare il pallone a Pjanic, che deve lanciare Dzeko ed Ibisevic.
Probabili Formazioni di Argentina-Bosnia
Sabella schiera tutti i titolari, con l’eccezione del ‘Pipita’ Higuaìn. L’attaccante del Napoli, che a SudAfrica 2010 realizzò una tripletta alla Corea del Sud, per via di un problema fisico lascia il posto ufficialmente a Maxi Rodriguez. Il jolly di Sabella si collocherà nella batteria dei trequartisti con Di Maria e Messi e giocherà alle spalle di Aguero. Susic punta sul 4-5-1. Pjanic sarà il regista, Lulic l’esterno di fascia. Dzeko l’unica punta.
Argentina (4-2-3-1): Romero; Zabaleta, Fernandez, Rojo; Gago, Mascherano; Di Maria, Messi, Maxi Rodriguez; Aguero. All. Sabella
Bosnia (4-5-1): Begovic; Mujdza, Sunjic, Spahic, Salihovic; Besic, Hajorovic, Pjanic, Misimuvic, Lulic; Dzeko. All. Susic