Mondiali 2022 al fresco, bolle d’aria fresca negli stadi del Qatar
Il Mondiale di Russia è stato consegnato agli archivi da poco, ed è già tempo di pensare alla prossima rassegna iridata. Nel 2022 i Mondiali si disputeranno in Qatar e per la prima volta nella storia, la competizione non si disputerà nei mesi di giugno-luglio ma nei mesi di novembre-dicembre, cioè nel periodo autunno-inverno dell'emisfero boreale. In questo modo si eviteranno temperature proibitive, ma gli organizzatori stanno già lavorando per risolvere comunque il problema caldo, che anche con il cambio di periodo resta attuale. E non mancano le soluzioni innovative, come quella legata alla creazione di una bolla d'aria presso il Khalifa Stadium di Doha.
Mondiali 2022 in Qatar, bolle d'aria nello stadio per mantenere temperature fresche
Nelle zone del Mondiali del Qatar le temperature saranno comunque molto alte. Ecco allora che l'ingegnere Saud Abdul Ghani, ovvero colui che ha lavorato all'ammodernamento del Khalifa Stadium di Doha, ha studiato una soluzione davvero ingegnosa per evitare il caldo afoso all'interno delle strutture che già l'anno prossimo ospiteranno i Mondiali di Atletica. Secondo quanto riportato su L'Equipe sarà possibile mantenere nell'impianto una temperatura di 26 gradi, anche se all'esterno il termometro arrivi a registrarne molti di più
Gli stadi dei Mondiali 2022 al fresco, ecco come creare bolle d'aria negli impianti
Una vera e propria bolla d'aria fredda che possa quasi isolare termicamente lo stadio. Per realizzare il tutto si potrà sfruttare un particolare impianto che si troverà a due chilometri dallo stadio, capace di raffreddare l'acqua trasformandola in ghiaccio. Grazie ad un radiatore si potrà poi trasformare il ghiacchio in aria fredda che sarà veicolata all'interno del Khalifa Stadium attraverso una serie di bocchettoni piazzati all'interno della struttura. Il tutto non darà alcun fastidio agli addetti ai lavori e inoltre garantirà anche un risparmio di energia rispetto ad altri sistemi come annunciato dall'ingegnere: "Si tratta di un sistema già integrato agli stadi del Mondiale 2022 adattato al Khalifa che fu costruito negli anni '70, e che permette un risparmio del 40% di energia rispetto a un modello standard".
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