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Mondiali 2018, il Belgio pronto a chiedere 4,5 milioni di risarcimento

Un nuovo capitolo dello scandalo Fifa: se sarà provata la corruzione nell’assegnazione della rassegna iridata, la Federazione belga è pronta a chiedere un maxi-indennizzo.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Lo scandalo FIFA continua a tenere banco: l'ultimo capitolo di questa storia che continua ad allargarsi a macchia d'olio arriva dal Belgio. La federazione belga sta infatti pensando di richiedere un maxi risarcimento qualora venissero dimostrate le accuse di corruzione nell'assegnazione dei Mondiali 2018 alla Russia. Il Belgio, che aveva chiesto a sua volta di ospitare la rassegna iridata assieme ai Paesi Bassi, aveva speso ben nove milioni di euro per la sua candidatura. A farlo sapere è stato François De Keersmaecker, presidente della Union Royale Belge des Sociétés de Football Association-Koninklijke Belgische Voetbalbond (doppia nomenclatura in francese ed olandese), la Federcalcio belga.

Sulla stessa linea d'onda anche Philippe Muyters, ministro dello sport belga: "Se fosse provata la corruzione, chiederemo una compensazione con i nostri partner", ha dichiarato al quotidiano Het Nieuwsblad. Un risarcimento che ammonterebbe a circa 4,5 milioni di euro, che verrebbe richiesto direttamente alla FIFA. L'assegnazione era avvenuta il 2 dicembre 2010 a Zurigo: alla prima tornata, con maggioranza 12 voti, le votazioni avevano detto Russia 9, Portogallo-Spagna 7, Belgio-Paesi Bassi 4 ed Inghilterra 2. Ma nella seconda votazione, con l'Inghilterra a quel punto esclusa, i voti per la Russia erano diventati 13, mentre quelli di Portogallo e Spagna erano rimasti 7 mentre, a sorpresa, Belgio e Paesi Bassi ne avevano avuti appena 2.

Intanto, quest'oggi si sono costituiti Hugo e Mariano Jinkis, imprenditori argentini e titolari della Full Play, accusati di riciclaggio di denaro nello scandalo FIFA e sui quali pendeva un mandato di cattura internazionale: si sono presentati al Tribunale di Buenos Aires in mattinata. E non è escluso che possano portare nuove dichiarazioni e chiamare in causa nuovi personaggi: lo scandalo continua ad allargarsi.

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