Mondiali 2014, stampa argentina contro Rizzoli dopo la finale dei Mondiali (FOTO)

Dopo la debacle dell’Italia ai Mondiali 2014, è toccato a Nicola Rizzoli rappresentare al meglio i colori azzurri arbitrando la finale di Brasile 2014 tra Argentina e Germania. La direzione di gara del fischietto italiano però non ha convinto la stampa e i tifosi dell’albiceleste che non hanno digerito alcune sue scelte nel match che ha permesso alla Nazionale di Loew di conquistare il 4° titolo Mondiale. I maggiori quotidiani sportivi argentini infatti si sono letteralmente scagliati contro Rizzoli, definito addirittura il “Codesal italiano” o “la reincarnazione di Codesal” in riferimento all’arbitro messicano che nella finale di Italia ’90 concesse alla Germania, proprio contro l’Argentina, un rigore molto dubbio, finalizzato da Brehme che consegnò il titolo ai tedeschi.
Rizzoli al centro delle proteste argentine dopo la finale dei Mondiali 2014
Le proteste argentine si concentrano in particolare su un episodio avvenuto durante la sfida contro la Germania, ovvero all’uscita a valanga di Neuer su Higuain. Il portiere al limite dell’area ha colpito con una ginocchiata in volto il Pipita che ha protestato a lungo chiedendo il rigore. Rizzoli invece ha fischiato fallo al centravanti: un abbaglio evidente, anche se il replay ha chiarito che nemmeno Neuer aveva commesso fallo. I media argentini però non fanno menzione ai due cartellini gialli non concessi a Mascherano e Aguero che già ammoniti, sarebbero stati espulsi. In particolare il Kun ha colpito Schweinsteiger con un pugno al volto sugli sviluppi di un contrasto aereo senza ricevere provvedimenti disciplinari da Rizzoli.
L'arbitro è comunque soddisfatto della sua prestazione
Il fischietto bolognese però è sereno e soddisfatto del suo arbitraggio nella finale dei Mondiali 2014. Queste le sue dichiarazioni al sito della Figc: “E' stata una grande emozione e una grande soddisfazione, un motivo di orgoglio per l'Italia e per il calcio italiano. La partita è stata difficile, ma sono stato aiutato tantissimo dai giocatori e soprattutto dai miei collaboratori. Una finale mondiale non è una gara ma forse il momento psicologicamente più complicato è stato dopo aver annullato il gol a Higuain, cosa che inevitabilmente ha creato qualche tensione. Sono molto orgoglioso di aver rappresentato gli arbitri italiani qui al Mondiale e alla finale. A loro, e alla mia famiglia, dedico questa mia esperienza"