9 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Mondiali 2014, il pagellone dal Brasile fino agli ottavi

Male l’Italia, sorprese Belgio ed Algeria. Messi devastante, male Cristiano Ronaldo ed il Brasile.
A cura di Giuseppe Cozzolino
9 CONDIVISIONI
argentina svizzera diretta live

Si entra nella fase calda dei Mondiali: mancano solo dieci giorni al termine della rassegna iridata, e delle 32 squadre in lizza ne sono rimaste appena otto. Live squilibrio geografico, con l'Europa che tiene botta forte di quattro squadre ancora in corsa (Francia, Germania, Olanda, Belgio), il Sudamerica che segue (Colombia, Brasile Argentina) ed il Nord-America che resiste con il Costa Rica dei miracoli ancora in corsa. Già fuori dai giochi l'Africa e l'Asia, ma a sorprendere sono state le prestazioni di alcune pretendenti al titolo finale: Italia, Spagna, Inghilterra e Portogallo si sono suicidate ai gironi e l'Uruguay che ha pagato dazio per il solito Suarez agli ottavi. Per le africane era difficile fare meglio: gironi di ferro per alcune, incroci complicati per le altre agli ottavi. Meglio gli Stati Uniti, che però hanno pagato ancora una volta l'inesperienza, nonostante una squadra agguerrita.

A livello individuale, sugli scudi c'è soltanto Leo Messi: il giocatore argentino fa la differenza nel vero senso della parola, visto che ha letteralmente cambiato le sorti di un Mondiale nel quale l'Argentina partecipa con una delle squadre più mediocri degli ultimi anni. Non che il Brasile sia meglio: ma la fortuna e qualche svista provvidenziale degli arbitri hanno compensato là dove la squadra ha sofferto. Delusione, invece, dal Giappone, dal Ghana e dalla Russia: mai in corsa, nonostante squadre non certamente inferiori a qualche altra (Costa Rica, Grecia, Svizzera), che invece hanno fatto il proprio dovere. E la sensazione è che da qui ai Mondiali di Russia 2018 il tasso tecnico si abbasserà ulteriormente. Ecco, dunque, i voti del meglio e del peggio visto finora, ad otto gare dalla fine della rassegna iridata.

Italia, voto 4: c'è poco da dire, gli Azzurri hanno fallito tutto quello che si poteva fallire. La vittoria sull'Inghilterra aveva illuso un po' tutti. O forse, ci siamo voluti illudere. Balotelli che segna, l'Italia che gioca a tratti benone, una vittoria all'esordio contro quella che doveva essere la seconda forza del girone. Poi, il crollo. Spogliatoio spaccato, senatori e nuove leve che bisticciano, il Costa Rica e l'Uruguay, che un tempo avremmo spazzato via senza grosso sforzo, festeggiano sulle nostre macerie. L'arbitro Rodriguez ed il morso di Suarez non cambiano la sostanza: a questi Mondiali l'Italia in pratica ha giocato una sola partita, poi è esplosa. Colpa di tutti: da Prandelli ad Abete, da Balotelli a Cassano. Ci vorrà un miracolo per arrivare ad Euro 2016 in buone condizioni. E chiunque verrà dopo Prandelli, sa che dovrà fare i conti con questa triste realtà.

Cristiano Ronaldo, voto 4: per essere il vincitore del Pallone d'Oro, non si è visto per niente. Contro la Germania fa poco, contro Stati Uniti e Ghana pure. In pratica, è stato l'ombra di se stesso. Il Portogallo, certo, non è il Real Madrid. Ma neppure l'Argentina è il Barcellona, eppure Messi tiene in piedi la baracca e da solo l'ha trascinata ai quarti contro il Belgio. Segno che i quattro palloni d'oro consecutivi non erano certo casuali. Insomma, la "maledizione" che dice che chi vince il Pallone d'Oro poi non vince il Mondiale stavolta non ha avuto bisogno di materializzarsi. Le lacrime nell'ultima partita sono sincere, da chi in cuor suo sa di aver fatto troppo poco per la sua Nazionale.

Asia ed Africa, voto 4: ancora una volta è il mondiale dei rimpianti per le due federazioni. E a chi protesta dicendo che l'Europa qualifica più squadre rispetto a federazioni più popolose, la risposta è presto data: quantità non vuol dire qualità. Malissimo il Giappone, che lanciava messaggi di vittoria e poi ha fatto harakiri nella fase a gironi. Peggio ancora Ghana e Camerun, in piena conflittualità interna. Si è salvato solo l'Iran per l'Asia e l'Algeria per l'Africa, che infatti hanno un voto a parte. Benino anche l'Australia, che ha giocato benissimo tre gare su tre, ma ha dovuto sfidare Cile, Olanda e Spagna. Corea del Sud non pervenuta.

Brasile, voto 5.5: la peggior Seleçao vista negli ultimi anni. Qualcuno non avrebbe sfigurato neppure nel periodo d'oro, ma ad altri non si capisce cosa sia successo. Neymar ed Oscar molto al di sotto delle aspettative, Dani Alves e Paulinho fuori forma. Hulk tanto fisico e poca tecnica, Fred non meriterebbe neppure la convocazione, Scolari che si rivolge agli psicologi per capirci qualcosa. Insomma, ci si aspettava qualcosa di più dal Mondiale casalingo dei verdeoro.

Mario Ferri, voto 4: si finge disabile, fa invasione di campo e l'Italia lo celebra come eroe. Basta questo.

Arbitri, voto 5: finora niente di eclatante. Vedono l'ovvio e quando c'è da scegliere si fanno coinvolgere dalla sudditanza psicologica. Il rigore assegnato a Fred in Brasile-Croazia è da follia, l'entrata assassina su Matuidi su Onazi è da penale ma non viene sanzionata. Sorvoliamo sul rosso a Marchisio in Italia-Uruguay (ci può stare, anche se l'Azzurro era al primo fallo in tre partite in cui era stato tartassato), ma il morso di Suarez aveva bisogno davvero di una prova tv, visto che è anche recidivo? Di positivo, c'è solo la tecnologia che dimostra, finalmente, se un pallone ha oltrepassato completamente la linea di porta oppure no.

Gli stadi, voto 6: sembravano tutti fatiscenti, invece bene o male hanno retto. Unica pecca, gli inni non eseguiti durante Francia-Honduras: problemi all'impianto fonico. Mai visto prima.

Iran ed Algeria, voto 7: le belle sorprese di questo mondiale. Gli asiatici escono ai gironi, ma costringono la Nigeria al pari e l'Argentina a sudarsi la vittoria, come nessuno finora. Arrivano a giocarsi addirittura la qualificazione agli ottavi contro la Bosnia, e solo per questo andrebbero festeggiati come eroi nazionali. Meglio ancora l'Algeria, prima squadra a segnare quattro reti ad un Mondiale, che arriva anche agli ottavi arrendendosi solo alla Germania ai supplementari per 2-1. Insomma, un mezzo trionfo. Una squadra che può far benissimo in futuro.

Belgio e Costa Rica, voto 8: i Diavoli Rossi sono la rivelazione del torneo. Soffrono tantissimo, ma i risultati dicono 4 vittorie in 4 gare, e quarti di finale contro l'Argentina. La Costa Rica sulla carta doveva fare zero punti nella fase a gironi, e ne ha fatti 7 piegando Uruguay, Italia e fermando sul pari l'Inghilterra. Ai rigori ha avuto la meglio anche sulla Grecia, ed ora contro l'Olanda cerca l'impresa storica. Da notare che hanno incassato appena due reti: una su rigore da Cavani ed una al 91′ da Papastathopoulos su azione.

I tifosi sugli spalti, voto 9: come sempre, sono i tifosi i veri protagonisti del Mondiale. Mai una rissa, tutti fratelli: avversari in campo, ma abbracci consolatori a fine partita. Come dovrebbe essere ad ogni gara. Altro che le follie a cui siamo abituati nei nostri stadi, dove "comandano" personaggi d'altro stampo.

Messi, voto 10: un Marziano. Ha vinto quattro partite da solo. E lui, mica l'Argentina. Corre, dribbla, sblocca. Argentina-Iran senza Messi poteva concludersi con la vittoria asiatica. Anche la Bosnia e la Nigeria hanno pagato dazio alla Pulce, e la Svizzera si è dovuta arrendere ai supplementari ad una rete di Di Maria propiziata ancora una volta da Messi, che ne ha lasciati immobili tre e poi ha servito l'ala del Real Madrid. Devastante. Vuole il titolo iridato, l'unico che gli manca. E vuole questo, perché è quello che il Brasile sogna da una vita. Basta questo a fare capire perché ogni volta che tocca palla, i brasiliani lo fischiano. Temono soltanto lui.

9 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views