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Mondiali 2014, Buffon avverte l’Uruguay: “L’Italia si esalta nelle difficoltà”

Il portiere azzurro in vista di Italia-Uruguay ha sottolineato lo spirito di riscatto degli azzurri dopo il brutto ko contro la Costa Rica.
A cura di Marco Beltrami
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E’ partito il conto alla rovescia per Italia-Uruguay, la sfida che il 24 giugno alle 13 (le 18 italiane) a Natal decreterà chi tra le due squadre del gruppo D potrà approdare agli ottavi insieme alla Costa Rica. Proprio la sfida malamente persa dagli azzurri contro Ruiz e compagni è ancora nella mente e negli occhi dei tifosi italiani che sperano nella voglia di riscatto di Buffon e company. E proprio il portiere e capitano dell’Italia, tornato in campo dopo l’infortunio contro la Costa Rica, non ha dubbi sulla prestazione della squadra che affronterà Suarez e compagni, capace di esaltarsi sempre nelle difficoltà. Queste le sue parole in conferenza stampa: “Più la posta in palio è alta e meglio l’Italia riesce a rispondere, è la storia che lo dice. Gli alibi non mi sono mai piaciuti. Condizioni climatiche proibitive, ma ci sono per tutti. È come un sedicesimo di finale, con il vantaggio che due risultati su tre a disposizione. Tra l'altro, questa è la mia decima competizione e solo una volta, l'anno scorso alla Confederations, alla terza partita eravamo già qualificati”.

Buffon e l’Italia consapevoli del valore dell’Uruguay

Dopo la sconfitta dell’esordio contro la Costa Rica, l’Uruguay nel segno di Suarez si è riscattato contro l’Inghilterra. Stessi risultati dell’Italia dunque per la Nazionale di Tabarez che però ha una differenza reti peggiore, motivo per cui dovrà vincere a tutti i costi per qualificarsi agli ottavi del Mondiale 2014. Buffon è consapevole del valore della Celeste, ma anche di quello degli azzurri che avranno bisogno di cuore, caldo e mente fredda: “L'Uruguay è una squadra da temere e l'esito dell’ultima partita influirà. Noi veniamo da brutta caduta, loro da una grande vittoria. Abbiamo avuto la conferma che molte squadre non abituate a questo clima tropicale hanno fato fatica, ma questo non significa che noi dobbiamo andare alla ricerca di scusanti o alibi. La verità è che con la Costa Rica, neanche a tratti, siamo riusciti a riproporre quel gioco che avevamo messo in mostra contro l'Inghilterra. Ci vorranno cuore, caldo e mente fredda ed una certa convinzione ed autostima che non deve scemare per una partita andata male, soprattutto quando gli impegni sono ravvicinati. C'è una giusta preoccupazione ed è normale che sia così. Si viene da una brutta partita, condotta male e persa meritatamente, ma ci deve essere dentro di noi, l'orgoglio che ti permette di poter trovare, nel giro di pochi giorni, le energie per reagire. Noi non siamo quelli che avete visto contro il Costa Rica, ma neanche i più forti".

L’Italia contro l’Uruguay deve ripartire da quanto non fatto contro la Costa Rica

Italia-Costa Rica non è una gara che si dimentica facilmente, non solo per il risultato ma per la prestazione assolutamente opaca. Prandelli e i suoi ragazzi sono stati al centro di critiche fortissime che, per Buffon devono rappresentare uno stimolo in più per Italia-Uruguay: “Psicologicamente è stata una bella bordata, ma è anche giusto che ci siano determinate polemiche e critiche, ma, in questo momento, dobbiamo cercare di estraniarci un po' da quello che ci sta intorno. Non ci possiamo permettere di entrare in questo meccanismo perché sarebbe controproducente. Bisogna rispettare il giudizio di tutti e saper rispondere sul campo. Siamo tutti d'accordo ed è vero che ultimamente abbiamo concesso molto, seppur creando almeno altrettanto. Con la Costa Rica non siamo riusciti a controbilanciare le occasioni subite con quelle create. La delusione che permane in noi è il secondo tempo, per non essere riusciti a dare fastidio ad una squadra che pensava solo a difendersi".

 La formazione dell'Italia contro l'Uruguay

Cesare Prandelli per Italia-Uruguay potrebbe ancora una volta cambiare formazione e modulo puntando sul 3-5-2 con Immobile al fianco di Balotelli in avanti. Buffon crede nelle scelte del suo mister e nella forza del gruppo azzurro a prescindere dai moduli: "Siamo aperti a tutte le possibilità. Uno dei nostri pregi è poter essere camaleontici e mi auguro che questa duttilità possa portarci risultati. Balotelli e Immobile insieme? Sarebbe una novità, con tutti i rischi e i benefici del caso. Nel caso dovesse esserci questa scelta, sarà il campo a dire se sarà stata giusta o meno. Bisogna pensare al noi, non all'io. Credo che la risposta a queste domande sia nella testa dell'allenatore: quello che preferisco io, non conta praticamente nulla. Credo che si debbano fare delle scelte a seconda delle squadre e dei momenti e la nostra duttilità, in questo, ci può aiutare".

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