Mondiale, l’Inghilterra ha paura dei tifosi russi e chiede un muro di protezione al ritiro
Non c'è un bel clima intorno all'Inghilterra in questa spedizione mondiale: l’avvelenamento della spia russa Sergej Skripal ha toccato anche Russia 2018 e il ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, per un periodo aveva paventato anche una possibile assenza della nazionale dei Tre Leoni proprio per evitare ulteriori problemi con i sovietici. Fortunatamente questa decisone non è arrivata e la selezione guidata da Gareth Southgate ha scelto San Pietroburgo come per il ritiro per il periodo che trascorrerà in terra russa. Da Londra, però, sembra essere arrivata una richiesta molto particolare: pare che il centro di allenamento sarà recintato da un muro alto sei metri.
La notizia è stata data da Pavel Belov, assessore allo sport della città russa, visto che la recinzione non è prevista dal regolamento Fifa ma la Federazione britannica non ha come scopo quello di nascondere gli allenamenti dagli sguardi degli avversari ma perché si temono delle possibili ritorsioni, a partire dai semplici cori, della gente del posto dopo le recenti tensioni politiche. Le autorità britanniche hanno anche messo in guardia i cittadini inglesi contro possibili aggressioni da parte degli ultrà russi. Prevenire è meglio che curare, sempre, ma la speranza è che la politica non entri nell'ambito calcistico spesso è successo negli ultimi tempi.
I 23 convocati di Southgate
Gareth Southgate ha scelto da qualche settimana i 23 giocatori che porterà in Russia per i prossimi Mondiali: sono cinque le riserve oltre all’elenco ufficiale nel quale non figurano né Joe Hart né Jack Wilshere. La nazionale dei Three Lions fa molto affidamento ai suoi uomini offensivi puntando su Harry Kane, Jamie Vardy, Marcus Rashford e Dele Alli. Alex Oxlade-Chamberlain e Joe Gomez avrebbero dovuto far parte del gruppo ma i due calciatori del Liverpool non ci saranno in Russia a causa delle rispettive lesioni al ginocchio e alla caviglia.