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Mondiale femminile, Bertolini: “Alle ragazze ho chiesto in regalo il quarto di finale”

Il commissario tecnico azzurro, che ha festeggiato il suo 53esimo compleanno, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell’ottavo con la Cina: “Loro fisicamente sono molto preparate e toste. Lo sappiamo e ci stiamo preparando al meglio. Abbiamo davanti un grande obiettivo e le ragazze sono molto determinate”.
A cura di Alberto Pucci
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Il regalo per il suo compleanno, Milena Bertolini lo ha già scelto e chiesto alle sue ragazze. Alla vigilia dell'ottavo di finale mondiale contro la Cina, il commissario tecnico azzurro ha parlato in conferenza stampa dopo la sorpresa del video messaggio della madre: realizzato ad hoc per i suoi 53 anni. "Che sorpresa! Sono spiazzata, non sono abituata a tutta queste attenzioni – ha dichiarato con un filo d'emozione – Mi ha chiamata anche Renzo Ulivieri per dirmi che ha saputo del mio compleanno dalla Tv, che si parla sempre di noi e che non se ne può più (sorridendo, ndr)… Mi fa davvero piacere. Grazie, davvero".

A poche ore dal fischio d'inizio di Montpellier, fissato per le 18 di domani martedì 25 giugno, Milena Bertolini ha poi spiegato quali saranno le difficoltà che le Azzurre incontreranno sul terreno di gioco dello ‘Stade de la Mosson': "Loro fisicamente sono molto preparate e toste. Lo sappiamo e ci stiamo preparando al meglio, ma dobbiamo fare meglio di quanto fatto finora, dobbiamo essere ancora più precise, attente e non lasciare nulla al caso, il particolare fa la differenza".

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La grinta di Milena Bertolini

"Abbiamo davanti un grande obiettivo e le ragazze sono molto determinate – ha aggiunto il ct – La Cina non fa soltanto gioco di rimessa e noi cerchiamo di armonizzare tutte le componenti del calcio, usando anche la fantasia che è una particolarità del calcio italiano e delle ragazze italiane. Il regalo per il mio compleanno? Voglio il passaggio del turno, che poi è il regalo che vogliamo tutte".

Dopo l'ottimo girone, concluso con due vittorie e una sconfitta immeritata, ora l'Italia è davanti al primo ‘dentro o fuori' di questo Mondiale: "Abbiamo fatto un buon gioco, c'è stato anche un pizzico di fortuna, ma nei momenti di sofferenza è venuta fuori la compattezza del gruppo – ha concluso – Non siamo solo catenacciari, abbiamo anche una buona organizzazione complessiva e non rinunciamo ad attaccare".

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