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Modric: “Dopo il Mondiale ero esausto fisicamente e mentalmente”

La vittoria della Champions con il Real Madrid e la finale raggiunta ai Mondiali con la Croazia hanno prosciugato il centrocampista che ha detto: “Il Mondiale mi ha provocato un esaurimento fisico e mentale”, che ora si è ripreso e pensa al Pallone d’Oro: “Sono orgoglioso che i compagni e la tifoseria mi vedono con il Pallone d’Oro, per me non è un’ossessione, l’importante è la squadra”.
A cura di Alessio Morra
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Le lacrime di Cristiano Ronaldo, che ha pianto dopo il cartellino rosso rimediato a Valencia, hanno forse fatto capire, a chi è meno sensibile, che anche le superstar, i calciatori che sono abituati a reggere le pressioni forti e anche a vincere tantissimo fanno un grande sforzo a livello mentale. A quest’elenco si può aggiungere anche Luka Modric che apertamente ha detto di essere crollato anche mentalmente dopo la scorsa stagione, in cui ha vinto ancora una volta la Champions League e ha giocato la finale dei Mondiali.

Modric esausto dopo il Mondiale

Si sa che ripartire dopo una finale importante persa, in qualunque sport, è complicatissimo. I calciatori della Croazia hanno compiuto un’impresa arrivando sino all’ultimo atto di Russia 2018. Dopo le tante feste e i grandi riconoscimenti in patria tanti giocatori della nazionale di Dalic hanno fatto fatica a riprendersi: Vrsaljko è fermo per un infortunio, Perisic non ha brillato pur avendo segnato due gol in campionato e non ha brillato nemmeno Modric, il miglior giocatore del Mondiale russo.

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Il numero 10 del Real e il Pallone d’Oro

Il numero 10 che ha appena compiuto 33 anni nel match di Champions contro la Roma è tornato a brillare, l’assist servito a Bale, in occasione del gol del raddoppio dei ‘blancos’, è arte pura. Modric dopo il match ha confessato di aver faticato molto a riprendersi dopo un lungo periodo vissuto a cento all’ora:Il Mondiale mi ha provocato un esaurimento fisico e mentale. Solo adesso mi sto riprendendo”. Il centrocampista ha parlato per la prima volta anche del Pallone d’Oro, lui sfida CR7, Salah e forse Griezmann, che spera di essere almeno sul podio: “Sono orgoglioso che i compagni e la tifoseria mi vogliano Pallone d’Oro, ma non è un’ossessione, l’importante è la squadra. Se dovessi vincerlo bene, sarò molto felice, ma se non accadrà la vita continua”.

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