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Modena respinge il Carpi: “Avanti così e giocheranno nel loro giardino di casa”

A pochi giorni dalla festa promozione, a Carpi tiene ancora banco il problema dello stadio “Cabassi”: troppo piccolo per ospitare partite di Serie A. Oltre ad un progetto per estenderlo a 10mila posti, rimane in piedi l’idea di traslocare a Modena…anche se il presidente dei “canarini” Caliendo non pare troppo d’accordo.
A cura di Alberto Pucci
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Ancora due partite di Serie B e i tifosi del Carpi potrebbero salutare il piccolo impianto "Sandro Cabassi". Già, perché con la promozione in Serie A della squadra di Castori, lo stadio inaugurato nell'ottobre del 1928 e completato soltanto dieci anni dopo non ha i requisiti per ospitare partite della massima serie. Un problema già affrontato dalla dirigenza biancorossa che, nei giorni scorsi, ha anche lavorato su un progetto di ampliamento delle tribune dello stadio che porterebbe il numero di posti disponibili alla fatidica cifra di 10.000: il minimo indispensabile per la categoria principale. Tra il dire e il fare, però, c'è di mezzo il denaro. Il progetto e la voglia di espandere il "Cabassi" c'è ma, in questo momento, mancherebbero i sei milioni necessari per finanziare i lavori. Uno "stallo" che sta sempre più facendo aumentare la possibilità che il Carpi traslochi dal suo impianto, per giocare in uno stadio con più capienza. Claudio Caliumi, presidente dei biancorossi, insieme al ds Giuntoli e al Comune di Carpi hanno lanciato un appello agli imprenditori locali. Il Sindaco della città, Alberto Belelli, è andato anche oltre rilasciando una dichiarazione che ha rinvigorito le proteste di chi non vuole muoversi da Carpi: "In Spagna, l'Eibar ha uno stadio da 5mila posti eppure gioca in Liga e ospita Real Madrid e Barcellona. Perchè noi dovremmo emigrare?".

La polemica con Modena – Nonostante la mobilitazione generale, che ovviamente ha coinvolto anche i tifosi del Carpi, le percentuali che l'undici di Castori giochi le sue prossime partite di Serie A al "Braglia" di Modena, sono davvero molto alte. La parte più accesa del tifo biancorosso, tramite i social e alcuni volantini distribuiti in città e fuori dallo stadio, si è già detta contraria all'eventuale trasloco. Così come Antonio Caliendo, ieri procuratore oggi presidente del Modena, che si è mostrato infastidito dall'invasione dei rivali e dal modo di fare della dirigenza carpigiana: "A Carpi sono furbi e pensano di poter rivolgersi al Comune di Modena senza passare da noi – ha dichiarato Caliendo, in una recente conferenza stampa ripresa dalla Gazzetta di Modena – Se continuano su questa strada l’anno prossimo possono giocare nel loro giardino di casa o dove preferiscono, ma non qui. Noi paghiamo un mutuo salato per lo stadio, a differenza del Carpi che non ha spese di questo genere. Bonacini (il patron del Carpi, ndr) dovrà rivolgersi a noi se vuole essere ospitato al Braglia. Io so benissimo che loro vogliono venire qui, ma non credano di giocare una volta ogni due settimane, pagare un semplice obolo e cavarsela così".

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