MLS, show di Drogba: tripletta in Montreal Impact-Chicago Fire
Didier Drogba non aveva bisogno di mostrare il suo biglietto da visita, ma l’ivoriano per non smentirsi ha fatto il fenomeno nel match tra Montréal Impact e Chicago Fire. L’ex del Chelsea, arrivato da poco più di un mese nel campionato americano, ha realizzato una tripletta che ha deciso la sfida, vinta dai canadesi con il punteggio di 4-3! I gol di Drogba portano tre punti e rasserenano l’ambiente. Perché l’Impact non vinceva da quattro partite, e i pessimi risultati erano costati carissimo al tecnico Franck Koplas, sostituito da Mauro Biello.
La partita – Didier Drogba al 27’ realizza un gol old style. L’ex del Chelsea riceve un bel pallone da Nigel Reo-Coker, un tempo avversario nei derby di Londra con il West Ham, con una magia stoppa il pallone se lo porta avanti e batte il portiere avversario. Il finale del primo tempo è ricco di gol. La squadra di Chicago trova il pari una prima volta con Larentowicz, poi si fa superare da Lefevre e trova nuovamente il pareggio con Gilberto. Poco prima del quarto d’ora della ripresa c’è il 3-2 di Igboananike. Il sorpasso dura poco, perché la squadra di Montréal può schierare un calciatore che a trentasette anni non ha perso il vizio del gol e che è capace di segnare con il destro, il sinistro e naturalmente di testa. Al 16’ Drogba, che ha lasciato lo scorso maggio il Chelsea (per la seconda volta), riceve da Piatti e con un bolide incredibile firma il 3-3. L’ivoriano, che è sempre di blu vestito, non festeggia il gol, perché vuole vincere. Solo i campioni fanno così. Dopo cinque minuti, altro assist di Reo-Cocker per Drogba, che calcia al volo, il portiere avversario respinge, Didier si riavventa sul pallone e con un colpo di testa realizza il gol del 4-3, un punteggio che rende sempre epica una partita di calcio. La sfida tra Montréal e Chicago non passerà alla storia. Nella storia del calcio invece c’è Drogba, che grazie a questa tripletta supera quota 320 gol segnati in carriera. I dirigenti del Montréal fanno festa anche perché con questo successo i canadesi salgono al sesto posto, l’ultimo utile per i playoff.
