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Milik sfida la Juve: “Il Napoli non ha paura di nessuno”

Arkadiusz Milik vuole essere protagonista nella prossima stagione e vuole cercare di vincere un trofeo con il Napoli. L’attaccante polacco, che si giocherà ancora il posto con Mertens, lancia il guanto di sfida alla Juventus e a CR7: “Ronaldo è un campione, ma nessuno vince da solo le partite”.
A cura di Alessio Morra
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Arkadiusz Milik da qualche giorno è a Dimaro, il polacco si è aggregato con gli altri nazionali reduci dal Mondiale, eccetto Mertens, e ha iniziato a lavorare con Ancelotti. L’attaccante è alla ricerca di un’annata senza infortuni e ricca di gioie. Le potenzialità ci sono, perché nei due piccoli spezzoni di campionato che ha giocato ha timbrato molto spesso il cartellino. Con il nuovo tecnico cambia tutto anche per gli attaccanti e Milik è pronto a mettere a dare il suo contributo. Nell’intervista concessa a ‘Il Mattino’ il giocatore ha elogiato il nuovo tecnico:Ancelotti ha il dna del vincente, è una bravissima persona e un grande allenatore, mi ha chiamato prima del Mondiale per un saluto”.

Poi ha detto di essere già in forma e pare già pronto a prendersi la maglia da titolare, che ufficialmente è di Mertens, ma che magari apparterà a lui o al grande sogno dei tifosi partenopei e cioè Cavani: “Mi sento bene fisicamente e spero sia la volta buona per riscattarmi”.

Milik è battagliero, sa che la Serie A è ricca di grandi squadre, ma il Napoli vuole vincere e il bomber non ha paura di nessuno: “Non mi fa paura nessuno, ho grande rispetto per la Juve, l’Inter, la Roma, il Milan e la Lazio, ma noi siamo il Napoli e vogliamo vincere”.

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Infine, dopo aver chiaramente elogiato Cristiano Ronaldo, l’ex centravanti dell’Ajax ha detto a chiare lettere che un giocatore da solo non fa vincere una squadra, concetto già espresso dal romanista Strootman, e che lui e i suoi compagni non devono sempre guardare alla Juve o pensare a cosa fanno i bianconeri e devono solo pensare a loro stessi:

Ronaldo è fortissimo, ma un giocatore da solo non ti fa vincere. Noi vogliamo guardare avanti. Non possiamo sempre stare a vedere cosa fanno loro, perché tanto la conosciamo già e sappiamo che sono forti.

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